Categoria: Notizie giuridico-amm.ve

Sciabole e spadini: armi bianche o simulacri ?

Da: Bruno Di Fabio

Data:30/11/2015 16:50 (GMT+01:00)

Oggetto: Sciabole e spadini: armi bianche o simulacri?

 

Ricevo e rilancio per opportuna informazione.

Bruno

Può apparire una semplice curiosità ma per i detentori – in servizio o in congedo ovvero i loro eredi – è stato un vero rompicapo!

I dubbi sono stati fugati, finalmente, dal Ministero della difesa con la circolare di protocollo n. M_D GUDC 0039565 del 16.10.2015 >>>>> LINK CIRCOLARE

In sintesi, i possessori di sciabole per ufficiali e marescialli e di spadini per cadetti debbono denunciare la detenzione all’Autorità di Pubblica Sicurezza soltanto nell’ipotesi di ascrizione ad “armi bianche” (munite di punta acuminata e di filo tagliente) in alternativa sono da considerarsi semplicemente “simulacri d’arma”.

 

riconoscimento ai fini pensionistici del servizio presso la Nunziatella

Da: Marcello Troisi

Data:14/07/2015 14:37 (GMT+01:00)

A: Nunziatella 1787

Invio in allegato un appunto sintetico sul riconoscimento del periodo presso la Nunziatella ai fini della pensione, modificato  ed aggiornato qualche giorno fa per rendere più chiari alcuni elementi ad un ex che aveva confuso la normativa per il riscatto (a titolo oneroso) ai fini della liquidazione con le tre normative per il riconoscimento (gratuito) ai fini della pensione.

Buone vacanze

                      Marcello Troisi 1963/66

 

Riscatto della laurea e degli anni di pratica forense

Da: Roberto Ripollino
Inviato: sabato 21 marzo 2015 14.17
Oggetto: [Riscatto della laurea e degli anni di pratica forense

Riscatto della laurea e degli anni di pratica forense con tassi agevolati e rateizzazione in 10 anni

Il Ministero del Lavoro ha approvato il regolamento della Cassa Nazionale di Previdenza Forense che ha reso meno esoso riscattare gli anni della laurea e/o della pratica forense con o senza abilitazione al patrocinio, oltre che il servizio militare e civile. 
L’esercizio del riscatto comporta un aumento di anzianità contributiva e gli avvocati iscritti potranno ora procedere al riscatto in modalità rateizzata con tassi agevolati e rate da pagare in dieci anni.

Il tasso di interesse annuo è pari al 2,75% sulle somme da versare a titolo di contributo previdenziale per gli anni da riscattare. 

La nuova disciplina è applicabile anche a chi ha già presentato la domanda a patto che non sia ancora scaduto il termine di pagamento della prima rata.

La precedente disciplina era sicuramente più onerosa dato che prevedeva una rateizzazione di soli cinque anni ed un tasso annuale del 4%.

Il tasso agevolato previsto ora dal nuovo regolamento resterà fisso per l’intero periodo della rateizzazione e gli anni per i quali viene esercitato il riscatto andranno ad aumentare l’anzianità contributiva.

Il riscatto può essere richiesto direttamente sul sito della cassa forense entrando nella sezione riservata.

Nel comunicato stampa ufficiale il Presidente della Cassa ha dichiarato che, con le nuove misure, si è voluti venire incontro “alle esigenze di una più conveniente rateizzazione del riscatto pensionistico manifestate da molti avvocati italiani  consapevoli come siamo delle grandi difficoltà in cui versano i liberi professionisti italiani a causa della crisi economica”.

Prima della riforma, continua il Presidente, i costi erano troppo elevati “oggi invece essi potranno non solo dilazionare il pagamento, ma farlo con una riduzione dei tassi d’interesse e con un’applicazione delle nuove regole alle domande di riscatto pensionistico già presentate”.

Avv. Laura Bazzan