Da: Renato Benintendi
data: 16 marzo 2015
Ritorno a Pizzofalcone.
Nuje simm’ seri…Appartenimm’ a’ morte! (Antonio De Curtis)
Umberto Bile aveva appena varcato il portone della Scuola. Aveva con se’ la borsa Nunziatella e la divisa estiva…Era il 1 Agosto 2013. In fondo al Corridoio Comando gli parve di vedere l’ Ufficiale di Picchetto che lo aspettava fermo come uno spaventapasseri. Non gli riusciva di vedere bene, il sole dei pomeriggi d’estate rovescia su quella parte della Scuola un torrente di lava. Era tornato, era finita un’ altra licenza, pensava, domani si ricomincia…L’ ufficiale gli si era fatto incontro, ma…si avvide che non era lui…La sagoma di Pippo Iannotti, suo compagno di corso, gli si paro’ davanti…Il due pizzi era al suo posto, il nastrino giallo del classico sulla spallina…solo una macchia bianca al centro, ad indicare l’ anno da anzianissimo. Anzianissimo, penso’ Umberto? Ma io sono del classico! Pippo lo prese sotto braccio e sorridendo gli disse che quell’ anno li’ sarebbe stato un anno particolare… Scesero assieme le scale di Sala Convegno…Sanchez era li’, il solito viso tirato…forse un po’ piu’ sorridente. Strano. Vicino al bancone alcuni allievi… Piu’ in la’ erano decine, centinaia…Alcuni avevano la divisa francese, borbonica, savoiarda ….Strano! Penso’ ancora Umberto…! Poi Pippo lo porto’ su, lungo le scalette, che mai come in quel momento gli parvero leggere. “Vieni con me”, soggiunse, passandogli un piombo di Marlboro. Si affacciarono alla finestra dell’ aula De Sanctis e, guardando giu’, Umberto incrocio’ il sorriso di alcuni suoi compagni di corso: Luca, Massimo, Emanuele, Daniele, che, inquadrati come allora, occupavano gli stessi posti nei ranghi. Allora si volto’ e chiese: “E gli altri?” “Verranno -rispose Pippo- verranno, ma questa volta verranno per restare…!”