Categoria: Riflessioni

riflessioni su Uniforme e Divisa – Arturo Parisi 1955/58

Gabriele Albarosa
Facebook 28.06.2020

ARTURO PARISI 1955/58: UNIFORME E DIVISA

Pensieri condivisi in occasione di “Libera Uscita nr 5”.
Da incorniciare. Grazie, Arturo!

Riprendendo la distinzione tra uniforme e divisa, va detto che a guidare è la prima, non la seconda.
Senza l’orgoglio dell’uniforme non c’è fascino della divisa che tenga.
Dire uniforme sta infatti a dire appartenenza, evocare un noi che sta dietro a ogni io.
Quel noi che ci impedisce di sentirci soli, anche quando siamo isolati.
Quel noi appunto che dà ad ognuno la forza per marciare impettito e l’orgoglio di sentirsi diverso.
Un noi che va oltre l’immediato e oltre il tempo.
Solo uno che a quindici anni ha imparato a marciare allineato e coperto può non sorprendersi se a sessanta in una sperduta stradina del Maine sente ancora il tamburo che segna il suo passo, fianco a fianco con i compagni della sua giovinezza.
Solo uno, come quelli del mio corso, il ‘55-‘58, il primo in assoluto dell’Esercito della nostra Repubblica, che, dopo decenni in “diagonale”, indossò nuovamente l’uniforme storica può capire cosa significhi immaginarsi dentro una storia lunga 233 anni, in colonna dentro una stessa “Long Gray Line”, il titolo del film che appunto in quegli anni il mitico John Ford dedicò a West Point.
Anche se in occasione dell’indimenticabile primo ritorno in Sardegna, il lattaio sotto casa, si chiedeva come mai Arturo Parisi fosse finito a Roma a fare il portiere seppure all’Excelsior di Via Veneto.

Senza l’orgoglio dell’uniforme, senza la forza del noi che mi sosteneva da dentro, anche la nostra bella divisa mi si sarebbe afflosciata nel petto come un palloncino colorato per una puntura di spillo.

Nunziatella Passaggio del Bandierone al Corso 75-78 (16 novembre 2019)

Giancarlo Tatone
Facebook 17.11.2019

E’ il testo di una mail che Arturo Parisi mi ha indirizzata personalmente facendo riferimento al passaggio del bandierone dal nostro Corso al Corso 1975-78 del quale lui era stato incaricato.
Troppo bello per non condividerlo (con il suo permesso)

Nunziatella Passaggio del Bandierone al Corso 75-78 (16 novembre 2019)
Uno dei vantaggi del mondo militare, un vantaggio del quale nella mia vita mi sono approfittato abbondantemente, da quando 64 anni fa indossai la divisa a quando mi è toccato un turno di Ministro della Difesa, è che nei passaggi che contano, i riti, ad ognuno viene detto quello che deve fare esattamente, il come, il quando, il dove: come vestire, che posizione occupare.
E soprattutto il se.
Quando l’entità oscura – un drago bicipite che guida e dà seguito alle decisioni del CORSO – mi comunicò questa pensata e il ruolo che io avrei dovuto avere oggi dissi subito sì.
A prescindere.
Non mi disse però cosa avrei dovuto dire. Come appunto capita quando dal “se”, al “quando”, e al “come” si passa al “cosa”.
Mi ritrovo perciò qua laddove entrai per la prima volta 64 anni fa a cercare le parole – ve lo assicuro poche – per governare l’emozione di questo passaggio.
Nel lontano 1953, due anni appena prima che anche noi entrassimo nel Rosso Maniero, Douglas MacArthur nel prendere commiato dal servizio avanti al Congresso degli Stati Uniti, dopo una onorata carriera, lasciò ai posteri una frase entrata nella storia.
“Old soldiers never die. They just fade away”
Le letture italiane esitano nella traduzione “I vecchi soldati non muoiono mai” ma, dopo, alcuni leggono “svaniscono lentamente” ed altri “spariscono e basta”.
Tranquillizzatevi non sono qua ad annunciare la morte di nessuno. E meno che mai del CORSO.
Se i vecchi soldati non muoiono mai figuratevi gli ex allievi che sono qua riuniti in nome della loro giovinezza.
Una giovinezza ogni giorno più forte. Una giovinezza infinita
Anche arrivati più o meno agli 80 anni questa è una promessa e una minaccia.
Una promessa per i cappelloni sempre nuovi che vogliamo continuare a incontrare e sostenere come si fa per i figli e i nipoti.
Una minaccia per le cappellacce ( za- za!) che avvertiamo: non spingere!
Tornando al nostro MacArthur l’incertezza è tra “svaniscono lentamente” o “spariscono e basta”.
Diciamo che anche noi sappiamo di essere entrati in una nuova fase della vita. Questo è sicuro.
Ed è per questo che di fronte all’ordine di prendere qua la parola a nome del CORSO dissi subito:
“E’ cosa buona e giusta. C’ è un tempo per ogni cosa. E questo è il tempo di passare la mano”.
Sì. È cosa buona e giusta che passiamo la mano. Che passiamo di mano Il nostro Bandierone tricolore che il CORSO ideò e portò con orgoglio fino al 2019, come dice la targa apposta sulla teca nella quale lo custodiamo. Ha bisogno di nuove mani e nuove braccia.
In questo Bandierone abbiamo riconosciuto la nostra fratellanza, la fratellanza con tutti i corsi, la fratellanza nella Scuola e dentro la nazione.
Questo Bandierone non può essere ammainato.
È giunto il tempo che i nostri cappelloni, i cappellonissimi del Corso 1975 1978, che ci ha seguito qua dappresso vent’anni dopo, alzino le loro braccia ed offrano le loro forze mentre noi siamo ancora venerabili anziani e voi non ancora schifosissime cappelle
Le istituzioni vivono nella continuità. La storia della Nunziatella non si ferma al 2019.
C’è una guardia che smonta e una guardia che monta.
Diciamo pure che questo è un MakP tutto particolare, quasi il MakP della vita
“Se una lacrima compar non ci devi tu badar, su ragazzi questa è l’ora di cantar”
Mi fermo qua.
La parola è alla guardia che monta.

foto

 

Giorno del Ricordo 2019 – 10 febbraio – Riflessioni- Toni Concina 1953/56

Da: Toni Concina
Data: 28/01/19
Oggetto: Giorno del Ricordo – 10 febbraio

Cari amici.
Come ogni anno, il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, nella data della firma del Trattato di Pace di Parigi del 1947, che destinava all’esilio le popolazioni italiane di Fiume, dell’Istria e della Dalmazia.
Mi permetto di allegare a questa email una piccola riflessione, che una importante testata ha avuto la cortesia di chiedermi.
Chiedo a voi di leggerla e di dedicarle anche voi una riflessione e magari una diffusione. La tragedia dell’esodo si va scolorendo per mille ragioni, sulle quali non vi annoio.
Gratissimo però se vorrete non farla scolorire nelle vostre intelligenze.

Un abbraccio.
Toni

Per gli esuli fiumani

https://www.nicolaporro.it/il-giorno-del-ricordo-che-nessuno-ricorda/

 

 

Cittanova (Reggio Calabria): 11 aprile 2017 – VIDEO imperdibile di Giancarlo Scafuri 1982/85

Gabriele Petrini
11 aprile 2017

Cittanova (Reggio Calabria): 11 aprile 2017

30° anniversario dell’omicidio del vice Brigadiere Rosario IOZIA.

Il Col. CC Giancarlo Scafuri 1982/85): pronuncia un breve ma INTENSO discorso…”abbiate il coraggio di spiegare ai vostri ragazzi cosa è la ‘ndrangheta”.

VIDEO CONSIGLIATO DA VEDERE E FAR VEDERE……

 

https://www.reggiotv.it/notizie/cronaca/52110/30-anniversario-omicidio-vice-brigadiere-rosario-iozia-scafuri-abbiate-coraggio-spiegare-ai-vostri-ragazzi-cosa-ndrangheta-video

http://www.ancispettoratosicilia.it/anc%20eroi/iozia-rosario-v.brigadiere.html

 

 

 

Scuola Militare Nunziatella 27 gennaio 2017: Giornata della Memoria – Commemorazione Filippo Palieri

Da: Nunziatella
Data:25/01/2017 20:04 (GMT+01:00)
Oggetto: Giornata della Memoria – Commemorazione Filippo Palieri

Il Parlamento Italiano, con la Legge 20 luglio 2000, n. 211, ha istituito il “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”

Art. 1.

  1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah(sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art. 2.

  1. In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.

Anche presso la Scuola Militare si terrà tale commemorazione e quest’anno, per la prima volta e su richiesta dell’Associazione, una parte dell’incontro commemorativo con gli Allievi sarà dedicata a tratteggiare la figura di un Ex Allievo, decorato della Medaglia d’Oro al Merito Civile, appartenuto al Corso 1926-1929 : Filippo PALIERI.

Di seguito la motivazione della decorazione:
Medaglia d’oro al merito civile
Data del conferimento: 10/03/2004

Alla memoria
Capo di Gabinetto della Questura di Rieti, evidenziando eccezionale slancio altruistico e sprezzo del pericolo, riusciva a tenere nascosti agli occupanti tedeschi i nominativi degli artigiani reatini, evitando in tal modo la loro deportazione in campi di lavoro. Dopo aver informato personalmente i propri concittadini del pericolo, veniva scoperto dai nazisti e, arrestato, deportato nel lager di Wietzendorf dove periva a causa degli stenti e delle torture patite. Fulgido esempio di straordinarie virtù civiche e generoso altruismo spinte sino all’estremo sacrificio. 13 aprile 1945 – Wietzendorf (Germania)

Il programma della mattinata è così articolato:
Viaggio nella Memoria. Il ricordo della Shoah nella Scuola.
27 gennaio 2017

Ore 10.55. Afflusso in Aula Magna
Ore 11.00 Presentazione della Giornata, a cura della prof. Valentina Fascia.
Ore 11.15 Indirizzo di Saluto del Cte e Dirigente Scolastico. Il Valore della Memoria.
Ore 11.25 Intervento del Dipartimento Umanistico (dir. Valentina Fascia)
[Docente Preparatrice: Prof.ssa Maria CAROLINA CAMPONE. Da un’Idea di: Prof. Bruno Iossa]

PRIMO LEVI, “SE QUESTO E’ UN UOMO”:
CAP. XI: IL CANTO DI ULISSE,
[Legge: All. Mariangela FERRARA, 3° Liceo Classico, sez. B]

COMMENTO AL CAPITOLO XI:
[Commenta: All. Asia CACCIAPUOTI, 3° Liceo Classico, sez. B]

PSICOLIRICA DI ALESSIA INTONTI
Su:  “Se questo è un uomo”: La Shoah e il dolore.
[Legge: All. Alessia INTONTI, 5° Liceo Scientifico, sez. B]

Sottofondo Musicale di Ludovico EINAUDI.
Ore 12. In ricordo di Filippo PALIERI (ex Allievo del Corso 1926-1929) – A cura Associazione
Ore 12.15 Lettura degli Allievi delle poesie dal Volume dedicato a Palieri. [Selezione a cura del prof. Bruno Sinopoli]
Ore 12.45 Lettura degli Allievi dal testo Oltre il Lager. [Selezione a cura del prof. Bruno Sinopoli]
Ore 13. Conclusioni della giornata, a cura del prof. Bruno Sinopoli.

N.B. Gli orari potrebbero subire lievi oscillazioni. L’attività dovrà intendersi conclusa entro le 13.15.
Napoli, 21 gennaio 2017
IL VICARIO
Prof. Livia Fascia

Gli ex allievi che desiderano partecipare sono pregati di informare la Segreteria dell’Associazione entro l’orario d’inizio della manifestazione.

Il Segretario dell’Associazione           Domenico Orsini

https://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Palieri

http://www.anpi.it/donne-e-uomini/672/filippo-palieri

http://www.anpsarezzo.it/palieri-dott-filippo/

 

 

 

 

 

 

 

 

3 maggio 2016: conferimento della Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito al Ten. Col. Raffaele Aruanno 1988/91

 

http://www.nunziatella1787.eu/images/postbyemail/motivazione%20e%20foto.pdf

 

 

Realizzazione di 4 documentari sul tema del perdono – Lorenzo Borrelli 1986/89

Da: “Lorenzo Borrelli”
Data: 14/Dic/2015 15:25
Oggetto: si può ?
 

caro Rosario,
come stai ? di tanto in tanto ti disturbo. questa volta per condividere il comunicato stampa relativo ad una produzione di 4 documentari che Tv 2000 ( il canale televisivo della CEI ) ha commissionato alla società Own Air srl di cui sono amministratore. la serie voluta dall’emittente in occasione del Giubileo ha a tema il Perdono e andrà in onda da domani serà 15 dicembre alle ore 20.30

mi farebbe piacere se la notizia trovasse spazio sui nostri canali di comunicazione

grazie come sempre
un abbraccio
Lorenzo

http://www.nunziatella1787.eu/images/postbyemail/comunicato%20Own%20Air%20Perdono.pdf

 

 

Medaglia d’Oro Nicola Nisco 1916

Da: Ernesto Bonelli

Data: 28/Nov/2015 08:06
Oggetto: Med. d’oro Nicola Nisco

Sono Ernesto Bonelli 62-66. Ho comandato iun reggimento Granatieri. Tra le medaglie d’oro del 1° Reggimento Granatieri c’è Nicola Nisco ex-allievo del 1916. Ti mando qualcosa di interessante.

Se puoi pubblicalo. Ciao

 

RICORDO DELL’ EX ALLIEVO ETTORE PANCINI 1915/18

Da: Renato Benintendi

Data:13/09/2015 09:30 (GMT+01:00)

A: Nunziatella 1787

Esiste in Italia una indifferenza intrinseca nei confronti del mondo scientifico. Questo ha radici varie. Naturalmente nel nostro caso sospetto che gente come Aloisio e Pancini vendano molto meno rispetto a Gallo e Maffettone. Apparire piu’ che essere e’ in realta’ il motto piu’ praticato dagli italiani e quindi da noi, e le implicazioni di carattere mondano che un presidente della corte costituzionale genera sono molto piu’ attractive di quelle di un oscuro scienziato che vive con la famiglia nei laboratori dell’ istituto di fisica.
Eppure Pancini, almeno per il contesto di studio, vale Fermi e Majorana. Il potenziale di Yukawa e’ la rappresentazione modellistico-energetica ancora piu’ avanzata in ambito sub-nucleare e la Nunziatella e’ stata soprattutto SCUOLA DI MATEMATICA E FISICA sin dalle origini. Molti ex allievi dell’ 800 e 900 matematici chimici e fisici dimenticati, forse s’entra la polemica classico romantica il Crisostomo e il Berchet ma questa…e’ tutta un’altra storia

E’ davvero singolare, per non dire scandaloso, che la Nunziatella in tutte le sue componenti abbia dimenticato Ettore Pancini, che va considerato uno dei piu’ grandi fisici del ‘900, appartenente indirettamente alla Scuola di Roma, di cui fecero parte i ragazzi di Via Panisperna. Amaldi rammenta in una biografia che “in considerazione della sua vivacita’ e intraprendenza giovanile” i genitori lo mandarono alla Nunziatella dalla provincia di Padova. I suoi lavori riguardarono le interazioni tra le particelle subatomiche, inquadrabili nell’ ambito del potenziale di Yukawa e i raggi cosmici. Partigiano, visse subito dopo la guerra presso l’ Istituto di Fisica dove trasferi’ moglie e figli, non potendo pagare un affitto. Visse gli ultimi anni a Napoli dove insegno’ all’ universita e dove mori’ il 1 settebre 1981. La sua statura e’ paragonabile a quella di Amaldi. Con tutto il rispetto per i Maffettone, i Palermo e i Gallo e i recenti notabili ex allievi in onore di santita’ civile e militare, questo DIMENTICATO personaggio singolare della storia della Scuola meriterebbe gli venisse intitolata un’aula. Ma forse, occorrerebbe che fossimo altri ex allievi e un altro popolo.

Per chi volesse approfondire la sua figura di scienziato e la sua avventurosa vita: 20th Century Physics: Essays and Recollections : a Selection of Historical, Edoardo Amaldi

 

http://www.nunziatella1787.eu/images/postbyemail/Pancini.pdf