Nunziatella Passaggio del Bandierone al Corso 75-78 (16 novembre 2019)

Giancarlo Tatone
Facebook 17.11.2019

E’ il testo di una mail che Arturo Parisi mi ha indirizzata personalmente facendo riferimento al passaggio del bandierone dal nostro Corso al Corso 1975-78 del quale lui era stato incaricato.
Troppo bello per non condividerlo (con il suo permesso)

Nunziatella Passaggio del Bandierone al Corso 75-78 (16 novembre 2019)
Uno dei vantaggi del mondo militare, un vantaggio del quale nella mia vita mi sono approfittato abbondantemente, da quando 64 anni fa indossai la divisa a quando mi è toccato un turno di Ministro della Difesa, è che nei passaggi che contano, i riti, ad ognuno viene detto quello che deve fare esattamente, il come, il quando, il dove: come vestire, che posizione occupare.
E soprattutto il se.
Quando l’entità oscura – un drago bicipite che guida e dà seguito alle decisioni del CORSO – mi comunicò questa pensata e il ruolo che io avrei dovuto avere oggi dissi subito sì.
A prescindere.
Non mi disse però cosa avrei dovuto dire. Come appunto capita quando dal “se”, al “quando”, e al “come” si passa al “cosa”.
Mi ritrovo perciò qua laddove entrai per la prima volta 64 anni fa a cercare le parole – ve lo assicuro poche – per governare l’emozione di questo passaggio.
Nel lontano 1953, due anni appena prima che anche noi entrassimo nel Rosso Maniero, Douglas MacArthur nel prendere commiato dal servizio avanti al Congresso degli Stati Uniti, dopo una onorata carriera, lasciò ai posteri una frase entrata nella storia.
“Old soldiers never die. They just fade away”
Le letture italiane esitano nella traduzione “I vecchi soldati non muoiono mai” ma, dopo, alcuni leggono “svaniscono lentamente” ed altri “spariscono e basta”.
Tranquillizzatevi non sono qua ad annunciare la morte di nessuno. E meno che mai del CORSO.
Se i vecchi soldati non muoiono mai figuratevi gli ex allievi che sono qua riuniti in nome della loro giovinezza.
Una giovinezza ogni giorno più forte. Una giovinezza infinita
Anche arrivati più o meno agli 80 anni questa è una promessa e una minaccia.
Una promessa per i cappelloni sempre nuovi che vogliamo continuare a incontrare e sostenere come si fa per i figli e i nipoti.
Una minaccia per le cappellacce ( za- za!) che avvertiamo: non spingere!
Tornando al nostro MacArthur l’incertezza è tra “svaniscono lentamente” o “spariscono e basta”.
Diciamo che anche noi sappiamo di essere entrati in una nuova fase della vita. Questo è sicuro.
Ed è per questo che di fronte all’ordine di prendere qua la parola a nome del CORSO dissi subito:
“E’ cosa buona e giusta. C’ è un tempo per ogni cosa. E questo è il tempo di passare la mano”.
Sì. È cosa buona e giusta che passiamo la mano. Che passiamo di mano Il nostro Bandierone tricolore che il CORSO ideò e portò con orgoglio fino al 2019, come dice la targa apposta sulla teca nella quale lo custodiamo. Ha bisogno di nuove mani e nuove braccia.
In questo Bandierone abbiamo riconosciuto la nostra fratellanza, la fratellanza con tutti i corsi, la fratellanza nella Scuola e dentro la nazione.
Questo Bandierone non può essere ammainato.
È giunto il tempo che i nostri cappelloni, i cappellonissimi del Corso 1975 1978, che ci ha seguito qua dappresso vent’anni dopo, alzino le loro braccia ed offrano le loro forze mentre noi siamo ancora venerabili anziani e voi non ancora schifosissime cappelle
Le istituzioni vivono nella continuità. La storia della Nunziatella non si ferma al 2019.
C’è una guardia che smonta e una guardia che monta.
Diciamo pure che questo è un MakP tutto particolare, quasi il MakP della vita
“Se una lacrima compar non ci devi tu badar, su ragazzi questa è l’ora di cantar”
Mi fermo qua.
La parola è alla guardia che monta.

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