pizzostory 24 FEB 2017 – QUANDO SCIVOLA ANCHE LA STORIA

Da: Annunziato Seminara
Data:24/02/2017 04:56 (GMT+01:00)
Oggetto: pizzostory 24 FEB 2017 – QUANDO SCIVOLA ANCHE LA STORIA.

Da “il Messaggero” di ieri. Civitella del Tronto frana, dove la località Ponzano scivola e si sgretola. Proprio dove c’è la ex fortezza Borbonica, difesa dal Capitano Ex Allievo Ascione e attaccata dal Generale Ex Allievo Mezzacapo:

……………..”A farne le spese è il versante teramano: nella frazione di Ponzano di Civitella del Tronto, località famosa per la fortezza borbonica, ultimo baluardo a cedere ai piemontesi nel 1861, sono state 33 le abitazioni evacuate, 98 persone senza più un tetto, un fronte di frana che ha tagliato a metà una collina e sta scivolando a valle alla velocità di un metro al giorno.
Ponzano assiste impotente all’inesorabile scomparsa di oltre metà dell’abitato: tra i 30 e i 40 ettari di terreno per lo più agricolo e un tratto di strada provinciale chi si muove su un piano traslazionale calcolato dai tecnici ad una profondità di circa 15-20 metri. Come in un sisma. «Si tratta di una paleofrana – aveva dichiarato giorni fa il geologo Paolo Marsan della Protezione civile nazionale – che si muove con grande velocità e che al momento non è arrestabile».
Le abitazioni sul fronte del cedimento, stanno piano piano subendo a vista d’occhio i danni simili a quelli di un terremoto: si stanno aprendo, scricchiolano e alcune hanno già visto crollare murature, cortili e recinzioni. Un grosso muro di contenimento alla base del paesino viene costantemente monitorato e una rete di sensori applicata al terreno sta registrando quotidianamente il movimento della frana.
Non c’è certezza sul futuro delle abitazioni, molte delle quali sono destinate a breve a crollare. In zona si comincia parlare di delocalizzazione ma il sindaco di Civitella del Tronto, Cristina Di Pietro, insiste negli appelli allo Stato affinché si intervenga presto per assistere la popolazione con i sostegni economici. Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, rispondendo alla Camera ad una interrogazione sulle frane nel Teramano ha spiegato che «l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica, sta installando sul posto una stazione di monitoraggio che contribuirà a meglio evidenziare la velocità e l’entità degli spostamenti».

Non c’è “fondazione” che regga quando la mano dell’Angelo divino si muove per segnare il destino. Anche dopo ben 168 anni.
Un grande pensiero di fraternità a quei luoghi, a quegli ultimi eredi di una Storia travagliata, che è anche la Nostra.

siminarion