Da: Annunziato Seminara
Data:19/04/2017 08:47 (GMT+01:00)
Oggetto: pizzoflash 18 APR 2017 – LA DIVISA IN BORGHESE
pizzoflash 18 APR 2017 – LA DIVISA IN BORGHESE
E’ un nuovo stile, la divisa borghese dei militari.
Il 27 marzo scorso, il Generale di Brigata Adriano Graziani, Capo Ufficio Stampa del Ministero della Difesa, nela trasmissione “UNO MATTINA” della TV di Stato, ha presentato una “pattuglia di Allievi delle Scuole Militari, il Morosini, la Douhet, La Teulié e la Nunziatella in un abito impeccabile blu chiaro.
Ieri, 18 aprile, nella trasmissione “Porta & Porta” dell’effervescente Bruno Vespa, insieme con la Ministra (o Ministro?) Roberta Pinotti, a parlare di Europa, Isis, Sicurezza, era presente il Parà Generale di Divisione Maurizio Fioravanti in abito blu anche lui, ma di colore leggermente più scuro di quello indossato dal Generale Graziani.
Gli Ufficiali nominati uno è attualmente in servizio e l’altro (Maurizio Fioravanti) da poco ha lasciato il servizio. Il “servizio pubblico” in RAI evidentemente è un “servizio privato”, perciò lo “stile borghese” dovrebbe essere la nuova linea soft della Pubblica Informazione di tutto il Ministero della Difesa.
E’ certamente il disimpegno dall’uniforme, certamente consigliato da qualche scienziato dell’immagine, che così intenderebbe disimpegnare “l’abito che fa il monaco” dall’immaginario collettivo “il monachesimo senza abiti” e che, nel caso in specie, vorrebbe i militari complici, sempre, di Caporetto del 24 ottobre 1017, dell’8 settembre 1943, dei cannoni senza fiori. Forse il colore individua, scurendo, il grado più alto, visto che il primo è Generale di Brigata, ad una stella d’Argento, ed il secondo è Generale di Divisione, a due stelle d’Argento.
Resta da vedere quale abito vestirebbero i Monaci. Diversamente dai Preti che vestono ormai in jeans. I Vigili Urbani e le Guardie Cinofile e, persino la Polizia di Stato, tutti smilitarizzati e senza le stellette sui risvolti delle giacche e/o giacchettielle-camicie o delle giubbe, si vedono sempre nelle rispettive uniformi. Quelle di servizio. Per non dire dei Vigili del Fuoco, gli unici Eroi di questi tempi!
I Carabinieri?: tutt’altra cosa, dato che sono “cosa a parte”. Quelli privato o pubblico non contano: hanno la pelle nera e gli alamari d’argento con stellette fra la clavicola e il collo.
C’era, ieri sera nella trasmissione, Andrea Margelletti, Presidente del CESI, Centro Studi Internazionali, frequentatore puntuale e preciso di moltissime presenze televisive e, in particolare, molto addentro alle questioni di politica estera per la sicurezza e per le vicende militari nel mondo.
E’ sembrato l’unico, oltre all’ineffabile chairman Bruno Vespa, nella divisa più adeguata al ruolo che brillantemente ha svolto, come la Ministra Pinotti, in pantaloni scuro-larghi e “circondata” da un giacca aperta e “fluente” su càmice in seta, è d’obbligo, sempre, come sempre!, elegantissima. Tutti in quella divisa impeccabile, di servizio naturalmente. Cioè in borghese.
Come vestono se non sono in servizio? Nasce il dubbio: forse non erano in servizio e così erano più credibili, gradevoli, piacevoli! Credibili soprattutto, ché in divisa, quegli scienziati immaginari lo sanno, non sono ascoltati. Loro sì che lo sanno!
O no?
Che scienziati quegli scienziati dell’immagine! Anche loro in tonico blu.
Ma che non facciano vedere in streaming quelle immagini a chi sta nelle sabbie intorno a Kabul, a Mosul e on the road, nelle “Strade Sicure”, davanti ai crocevia e all’ambasciate, alle entrate dei ponti, delle metro o dei luna park, o nelle isole pedonali dai Tir con permesso di transito.
No, nascondete loro quello di cui potrebbero a dir poco svilirsi per quello che fanno.
siminarion