pizzostory 4 maggio 2018 – IL TRASLOCO

Da: Annunziato Seminara
Data: 03/05/18 23:50 (GMT+01:00)
Oggetto: pizzostory 4 maggio 2018 – IL TRASLOCO

Fra le “scartoffie di archivi storici” è stata rinvenuta una chicca. Che, in sintesi, qui si propone come anteprima di un “pezzo” che pizzofalcone.it  pubblicherà.
E’ una “pagina” di Storia Italiana in cui emergono fatti della Nostra Storia.

Fine marzo 1943, che poi è il 28 marzo, non fine febbraio come imprecisamente riporta un articolo su “NUNZIATELLA”, quadrimestrale estinto dell’Associazione Nazionale Ex Allievi. Non ancora estinta.
Bombardamenti a Napoli.
Il Ministero della Guerra decreta il trasloco a Benevento di Allievi, Istruttori, “baracche e burattini” come si dice nel gergo popolare.
I docenti dovrebbero seguirli.
Occorre trovare alloggi per loro. Viene interessato il Sottosegretario alla Guerra, l’Ex Allievo Gen. Antonio Sorice (il Ministro era il Gen. Vittorio Ambrosio, anche lui Ex Allievo, ma il suo “Sotto-“ era un’altra cosa….: ne riparleremo), il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Amilcare Rossi, Medaglia d’Oro al Valor Militare, quindi il Presidente dell’I.N.C.I.S. , e il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia.
La procedura, evidente in una serie di documenti, si svolge, a fatica, fra il 19 maggio ed il 30 agosto successivo.
Non fu semplice la soluzione, per quanto si potrebbe supporre che l’argomento fosse di poco conto. In specie nell’emergenza della guerra che era in corso e le cariche dello Stato che furono interessate.

Il trasloco.

Avvenne già, quando Ferdinando II di Borbone, indispettito per le esuberanze patriottarde degli Allievi la fece trasferire a Maddaloni, da dove ritornò con qualche sotterfugio del Gen. Carlo Filangeri appena trasferitosi il Re Borbone nel mondo dell’al di là e vedere “la fine di un Regno” nello scoppio del 13 febbraio del 1861 della polveriera Transilvania” nella fortezza di Gaeta.
Trasloco ancora della Nunziatella? Trasferimento? No, casomai ampliamento “dentro” Caserma Bixio.
Dal 1954 se ne parla.
Sembrava, per la terza o quarta volta, cosa fatta. E, avrebbe avuto senso parlarne solo per fare opere dell’iperbole di “Grandezza” per la Nunziatella, che, allo stato, appaiono rallentate.
Infatti il giro di valzer “Bixio-Istituto Studi Filosofici-Caserma Marselli-ampliamento Nunziatella” che ha acceso i riflettori sulle cronache napoletane fino ad un anno fa, sembra sia diventato “il ballo della mattonella”. Tutto fermo. Tutti avvinghiati nei propri sogni adolescenziali come negli anni sessanta. Nunziatella-Bixio, la coppia dei desideri. “Dream”, le note del sogno.
Elucubrazioni a parte, ché di quei voli pindarici sui disegni ”del plotter col bianchetto della Pinotti” s’è già tanto scritto e ri-scritto, non sarebbe peregrina però una “mobilitazione” della “Nunziatella-mobilità” che rivestisse carattere di emergenza.
Non per l’ampliamento bixiano e né per le infrastrutture da adeguarsi al “vivere civile della didattica” e della formazione, che tanto interessano anche ai Militari.
Emergenza che anche stavolta, come nel 1943, sarebbe seria. Però non sarebbe lo “stato di guerra” che oggi s’imporrebbe, ché di terremoto si potrebbe trattare. Il terremoto incombe. Che, cioè, potrebbe incombere. Fenomeno naturale e devastante del sottosuolo che, improvviso, non viene dopo l’urlo delle sirene. Viene quando capita….
E, in via preventiva con bombarde simili la Cassazione ha già fatto sentire il suo martelletto sul banco delle sentenze. Per “giusta causa” la salvaguardia di chi le frequenta non il rispetto dei parametri infrastrutturali di una scuola moderna.
Da qualche mese infatti, gli Ermellini di Piazza Cavour hanno emesse sentenze a destra e a manca per lo sgombero delle scuole, a partire da quelle di primo grado, con provvedimenti di trasferimento delle attività didattiche per l’esecuzione delle opere strutturali.
Scuole dalle strutture non idonee dal punto di vista antisismico che dovranno trasferire studenti, banchi, “baracche e burattini” per fare le opportune opere di consolidamento.
Il che vuol dire che PRIMARIO è l’intervento degli adeguamenti strutturali di edifici pubblici. Quando se ne parlò nell’aprile 2016 in Consiglio Nazionale di propositi di grandi ampliamenti della Nunziatella (n.d.r. : fu il facinoroso siminarion!).
I Consiglieri silenti restarono indifferenti (il che fa rima baciata…., ma non fu baciato).
E allora neanche si stava ipotizzando il disegno “del plotter bianco della Pinotti”. Quello delle metafore allegoriche di “passeggiate su via Caracciolo e davanti al Castel dell’Ovo, le famose “rotonde sul mare, gli scavi a due piani nel tufo irregolare del Pizzofalcone, le sopraelevazioni in aderenza”, e………: meglio sospendere.
A parte ogni altra disquisizione nel merito di quel volo d’Angelo senza ali che qui non si intende rivangare, proprio come intervento necessario al di là di qualsiasi sogno disegnato, si porrebbe prioritario il consolidamento “della” scuola: rilievi tecnici complessi, simulazione con programmi software di ultima generazione “per vedere l’effetto che fa” l’eventuale fenomeno sismico”, a Dio dispiacendo per noi! Dopo occorrerà procedere con l’incarico del progetto statico, l’appalto, l’apertura del cantiere.

Queste le fasi che la prassi imporrebbe.
Per facilitare i rilevamenti tecnici ed eseguire le prime prove di carico, documenti tecnici preliminari alla simulazioni dei fenomeni sismici, i luoghi dovrebbero essere liberi. Cioè vuoti, ovvero liberi della presenza di chiunque.
Occorrerebbe, ecco la parola da esorcizzare, trasferire le attività didattiche e quindi “Allievi, baracche e burattini”, momentaneamente, il tempo necessario per svolgere tutte le fasi tecniche, che è semplice supporre non possa essere concentrato nei soli tre mesi estivi. I prossimi? Dove? Per quanto tempo?
E allora, l’ipotesi del trasferimento della Nunziatella, cioè di trasloco “Allievi, baracche e burattini”, diventa un po’ seria.
Altro che lavori per l’ampliamento nella Bixio e degli adeguamenti infrastrutturali per la didattica e l’igiene e lo sport!
Altro che “plotter col bianchetto della Pinotti” di cui ancora se ne parla in giro!
Sarebbe segno di saggezza non diffondere repetita di quel tipo di grandeur che sono merce di incompetenze! Forse come non mai, il silenzio sarebbe d’obbligo.
“C’era una volta” un grande e ignorato Ex Allievo, Antonio Sorice, c’erano le bombe della guerra.
Adesso altro che bombe! Ci sono le sentenze degli Ermellini. E quelle sono devastanti!
Chi ha conoscenza tecnico-amministrativa istituzionale non può trascurare l’occhio attento della Cassazione. E l’Istituzione Militare non può non aver pensato a questa situazione e non può non sapere quali provvedimenti dovrà adottare.
Tra l’altro è l’unico proprietario e unico soggetto titolato giuridicamente della Caserma Parisi, alias Scuola Militare Nunziatella, che potrebbe non vedere con eccessivo entusiasmo le interferenze esterne, assai spesso scomposte.

Come realmente nel Palazzo Reale in un “teatrino delle parti” già avvenne mezzo secolo fa.
Quasi ieri.

.siminarion