Da: Annunziato Seminara
Data: 11/06/18 21:38 (GMT+01:00)
Oggetto: pizzofalcone 28 e 29. Copertine
Copertina pizzofalcone 28 (vv. foto allegata)
Questo numero è costituito dalla quarta ed ultima parte che i quaderni di Monte Echia dedicano alla Storia dello sviluppo amministrativo e tecnico di un giovane Regno che forse per primo si affacciava al nuovo mondo, in Europa e sul Mediterraneo, con una progettualità innovativa.
Lo studio termina il 18 novembre del 1787, quando fu fondata dal Re Ferdinando IV di Borbone la Nunziatella di oggi. Proprio a ridosso della presa della Bastiglia a Parigi nel 1789 e della brevissima Repubblica napoletana del 1799, luoghi e date che la Storia d’Europa ancora rivisita per rifasare e aggiornare il presente.
Prima del 1787 è il titolo che i quaderni di Monte Echia hanno riproposto alla tesi di Laurea “discussa” e condivisa con lode nell’Università degli Studi di Torino, “ultima tappa” del percorso formativo di un giovane studioso, imparentato con un Ex Allievo della Nunziatella, già “Regal Accademia Militare” di Pizzofalcone, baluardo delle eccellenze che furono protagoniste della Storia secolo successivo, quanto gli aneliti di libertà e di patriottismo esaltarono la Storia d’Italia e che oggi l’impazienza del futuro ha coperto con la patina dell’incuria.
Omaggio ad una Storia che era “di Famiglia” e che proprio dalla città che ispirò, anzi!, forse più che ispirarla favorì la “determinazione” della “conquista” dell’Italia Unita., che assolutamente non si discute, ma che deve ritrovare la dignità e la consapevolezza del consenso che oggi vacilla.
Il declino forzoso di quel disegno politico e militare, ……, offuscò molti e inconfutabili traguardi che pizzofalcone vuole invece ripercorrere, per esaltare e difendere l’onestà della Storia Napoletana e del Suo Sud che, anche nelle pieghe buie delle cronache, deve essere riletta senza i pregiudizi di chi la scrive.
Perché spesso diventa perdente chi “vincendo” scrive e giustifica i fatti della Storia con pregiudizi.
Copertina pizzofalcone 29 (vv. foto allegata )
La copertina di questo mese è dedicata al prospetto della piccola e magnifica Chiesa di Santa Maria della Manna di Spoleto, forse esaltato nella parte più preminente della sua architettura, dove il passaggio fra rinascimento e barocco trova equilibrio nella corretta suddivisione di rosoni e archi “ogivati” giustamente esaltati da Lucio Martinelli nella seconda parte della sua visita a Spoleto.
I “viaggi” che l’autore percorre nello “stivale” risentono nelle sue cronache suggestive la passione di chi non viaggia per rasserenare gli spazi “vacanzieri” che abbandonano con disincanto le menti stanche delle ansie del quotidiano.
Piuttosto cercano di elaborare sempre le ragioni di un amore per un’Italia che si conosce solo nei depliants turistici o, peggio, nelle schede di agenzie immobiliari, e che la Sua Storia e colpevolmente la Scuola invece marginalizzano fino ad ignorarla.
Un numero intero del giornale vuole stimolare a chi legge l’educazione di essere cittadini di un “grande luogo” di arte e di fascino troppo spesso ignorato e perciò sconosciuto.