pizzofalconews 10 GEN 2016 – Nunziatella alla gricia

Da: Annunziato Seminara

Data:10/01/2016 15:29 (GMT+01:00)

Oggetto: pizzofalconews 10 GEN 2016 – Nunziatella alla gricia

 

pizzofalconews 10 GEN 2016 – Nunziatella alla gricia

 

Pensando e ripensando, se dalle parti di Roma, la famosa “ROMA Capitale”, così ri-nominata per non confonderla con la prima, la semplice “ROMA”, che tante belle cose ci ha dato, ma che tanti buffi ci ha lasciato tanto da procedere ad una sua nova nomination amministrativa, vergine di intrighi e di debiti (mmm…….!), se allora a Roma, dalle parti di Trastevere o di Testaccio o in Via di Panico, ‘nsomma ‘ndo’ ve pare, cucinate un buon piatto locale, qualsiasi locale o a casa propria, pensate a questa soluzione:

mentre cuociono gli spaghetti (rigorosamente n. 5 !), fate soffriggere con pochissimo olio extravergine d’oliva in padella uno spicchio d’aglio con piccoli tagliolini di guanciale, togliendolo, lo spicchio d’aglio, quasi subito, ma fate in modo di spegnere il fuoco quando il guanciale è appena croccante e non bruciato (!!!), in una ciotolina (basta una tazza di latte, quelle belle “a ciotola” di una volta) fate una pastetta di pecorino (laziale, ahimé!) grattuggiato con un paio di cucchiai di acqua bollente all’amido degli spaghetti che stanno cuocendo, tagliate pochissime fettine di lardo di Colonnata tagliate come ostie del curato;

quindi, alla cottura degli spaghetti (al dente, non alle protesi che sono ignoranti e non si capisce niente!), mescolate nella insalatiera (big ciotol) la pasta scolata e la pastetta cremosa di pecorino che è già lì in attesa aggiungendo altro pecorino grattuggiato e i tagliolini di guanciale, quasi scolati a loro volta di quel poco olio rimasto, aggiungete pepe nero a grana piccola e le ostie di lardo di Colonnata, servite nel piatto con forchettone in verticale, spargete sopra altro pecorino, però stavolta grattuggiato a scaglie e sopra qualche pugnetto di tagliolini di guanciale precedentemente messi in attesa;

bevete un salutare bicchiere d’acqua, non gasata perché aiuterà fermentazioni successive non salubri  per l’aria intestinale (so’ discreto, no?), aspettate una manciata di secondi, e poi…….: dàteve da fa’ !

E ch’ancora ve devo di’!!!!! ????

Questa è la pasta alla gricia!

 

E, ari-pensando, una tendenza diffusa ovunque è quella di scavare nella genesi delle cose.

Sembra che scavare e scovare nelle radici di qualsiasi storia costituisca il marchio d’o.c. che legittimi e nobiliti l’oggetto “di che trattasi” (che bella espressione …. , no?).

Nelle persone diventa il DNA dal quale ognuno conosce i propri  geni, talvolta pochi ( …. ), salute e malattie di avi e quelle da prevedere  per il futuro.

Nella Storia, quella maiuscola, lo smucinare negli anni e nei documenti, a volte costituisce quell’insieme di informazioni che addirittura sostituiscono le date dei fatti avvenuti e i natali degli eventi.

In un recente convegno bolognese, all’ombra degli Asinelli, le torri  famose ,  s’è accennato ai collegamenti della Storia della Nunziatella risalendo alla quasi-poco più della metà del 1700, nel secolo dei lumi napoletani e mediterranei.

E’ evidente che si punta all’aggancio con il Regno Borbonico di Carlo III e, ma qui corre l’obbligo del sospetto  ! ,  con i Collegi più o meno nobili che i Borbone avevano istituito : quello del Salvatore e, dulcis liet motive, il Collegio dei Nobili e quello della Nunziatella (o Annunziatella), dedicati all’aristocrazia borbonica (Marianna Tedesco – “Per una scienza dei doveri”,  Ist. Italiano per gli Studi Filosofici, Ass. Naz. Ex All. Nunziatella, Fondazione Nunziatella, tutti in joint editing del 2012), quest’ultimo nella sede del Noviziato dei Gesuiti, che si trovava proprio lì, nel (Rosso …..) Convento, quei Gesuiti non ancora   “licenziati”    da Bernardo Tanucci!

Ma la Nunziatella, secondo la targa marmorea posta “in chiave” alla volta d’ingresso del Rosso Maniero, è stata fondata da tale Ferdinando IV Borbone il 18 novembre 1787.

Senza “se” e senza “ma”.

E c’è scritto, in maiuscolo, “…. A GLORIA E SICUREZZA DELLO STATO  ….”!!!

 

E NON  A GLORIA  E SICUREZZA DEL REGNO DEI BORBONE!

 

NATALE INCONFUTABILE DELL’ EDITTO DI UN RE BORBONE, FORMULA SENZA DUBBIO MODERNA, ATTUALISSIMA, MOLTO PIU’ DI QUEGLI ILLUMINATI CHE SI VUOL RIGENERARE!

 

Excursus storico che nella loro cucina, gli storici, rigenerebbero la “genesi” della pasta alla gricia cercando notizie sul maiale (o majala?) del guanciale e dove è stato stagionato, al campo di grano ed alla mietitura (“…andiamo a mietere il grano…”), alle trafile in bronzo vero che, appunto, trafilano gli spaghetti, alla storia del n. 5 che dà la grammatura agli spaghetti, alla pianta del pepe nero (non abbronzato!, mi raccomando….), al latte della pecora se è, la pecora, vergine o già ….stagionata, alla pianta d’olivo se è, la pressatura, di olio vergine (perciò pianta d’olive, al femminile….), al lardo di Colonnata se è ben stagionato nella vasca di pietra delle sue grotte (di Colonnata), se, infine, il Sindaco di Colonnata ha frequentato la Nunziatella!!!, oppure se è di un partito politico o di un altro!, se è misogino o un assatanato!

 

Dài! , per favore!,  la pasta alla grica è pasta alla gricia quando è nel piatto!

( della serie …è rigore quando arbitro fischia ….!”)

Magari innaffiata (a Roma si dice “magara”!) con il   rosso biologico in calice di una cantina a caso, “Casa l’Oste!”, rosso vivo !, e che rosso! Veramente a caso ……

Rosso vivo !, non rosso antico, illuminista del settecento napoletano, quando nascevano le prime camarille in sacrestìa e nelle guarnigioni cortigiane aristocratiche.

 

Come è autentica, unica e senza incertezze di natali, la nostrana Nunziatella:

18 NOVEMBRE 1787, la Nunziatella alla gricia!,

senza  “se” e senza “ma”.

Come la verità della Storia Vera.

 

Giù le mani dalla Storia!

 

siminarion