pizzostory 1 NOV 2019 – OGNISSANTI PER PIANELL

Da: Annunziato Seminara
Data: 01/11/19 21:54 (GMT+01:00)
Oggetto: pizzostory 1 NOV 2019 – OGNISSANTI PER PIANELL

pizzostory 1 NOV 2019 – OGNISSANTI PER PIANELL

Naviga tu che navigo io m’imbatto in un tomo della fine del secolo XIX che parla del Generale Giuseppe Salvatore Pianell.
Ex Allievo della Nunziatella protempore dei primi di quel secolo. Carriera prestigiosa, dal grado di Alfiere comprato dal papà munifico, insieme con una Compagnia di militi che senz’altro erano mercenari dopo che, a quanto è lecito supporre, aveva frequentato i corsi di studi nell’allora Rosso Maniero.
Cerca che ti ricerca, dopo la lettura di parte di quel corposo tomo, un po’ autobiografia, un po’ biografia, un po’ interviste sparse cerco di saperne di più.
La lettura e ri-lettura della sua storia sul libro del Barone Franco Maria Selvaggi, Editore Grimaldi, mi aveva disegnato un personaggio assai complesso, dal complesso della fedeltà che s’intreccia con l’orgoglio e l’ambizione personale. Certamente un raffinato stratega, così sembra, ma in verità così appare anche dopo il suo “servizio” fra le schiere piemontesi, di poi Italiane.
Fino a Custoza, dove se da un lato c’era l’esuberante ed eroe frenetico Generale Govone, dall’altra c’era lui che, con saggezza, attenuò la sconfitta dell’inadeguato Alfonso Lamarmora.
Resta la macerazione di un uomo che il 2 settembre del 1860, chiede congedo a Francesco II di Borbone e va verso il nord.
Stessa macerazione di 85 anni dopo di altri “Uomini e volti di un Esercito dimenticato”.
Rispetto il tempo e mi riservo di maturare ancora la figura di un uomo che ebbe discepoli assai importanti fra i generali della Grande Guerra, persino il Generalissimo Cadorna, anch’egli a suo tempo educato in un Collegio Militare, quello di Milano, che ancora non si chiamava “Teulié”.
Cerca che ti ricerca, riesco ad avere una immagine del Cappellone Pianell (vv. allegato 1), dove viene descritto come Allievo del primo anno alla Nunziatella, anno 1829.
Ma nel nostro annuario recente risulta che il Cappellone Pianell entrò nella Nunziatella nel 1828.
Anno più, anno meno, la questione è ininfluente.Trovo anche una tavolo in radica imbandito di decorazioni e di sciabole (Allegato 2).
Poi, leggendo, vengo a sapere che la salma, alla sua dipartita, fu traslata a Firenze, Cemeterio monumentale di San Miniato al Monte.
Da tradizionale frequentatore cronico di cripte e di sarcofagi che nessuno può smentire, sguinzaglio i nunziatelli fiorentini cercando di distoglierli dal biologico Rosso Chianti di Casaloste. Non trovano la tomba. Li sollecito con davanti la carota di un Pecorino d’Altavilla al Mare dei Normanni (‘na sòla, tanto non capiscono). Mi parlano di un cimitero in una Chiesa. Lasciano il mio numero di cellulare al Fiorenzo: come si chiama uno di Firenze?, Fiorenzo per l’appunto.
Era domenica di poco tempo fa. Squilla il cellulare, è Fiorenzo da Firenze.
Trovata la tomba, intestata alla di lui mugliera (pagò la moglie…..), lui sopra e lei sotto, struttura convenzionale di marito e moglie.
Un po’ in degrado (allegato 3), la tomba. Richiamo i fiorentini nunziatelli e li allerto per cercare di darsi da fare per adoperarsi a trovare un po’ di euri per piccole opere di restauro conservativo.

Merita? Credo di sì.
Chi pagherebbe? Ecco, questo è il problema.
Intanto paghiamo la quota. Chissà che….. una “erogazione liberale di qua” ed un’altra di là…..

Chiedo troppo?

siminarion

https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Salvatore_Pianell