pizzostory 12 DIC 2019 – FRAMMENTI DI ALLIEVI. Destini incrociati.

Da: Annunziato Seminara
Data: 12/12/19 10:18 (GMT+01:00)
Oggetto: pizzostory 12 DIC 2019 – FRAMMENTI DI ALLIEVI. Destini incrociati

pizzostory 12 DIC 2019 – FRAMMENTI DI ALLIEVI. Destini incrociati.

Nell’Annuario del 1943 di Milvio Mileti (corso 1940 – 43, Scuola Militare di Roma – Palazzo Salviati), vedo la foto degli Ufficiali. Una freccia indica il Cap. Stegagnini (allegato 1 e allegato 2).
Milvio dedica una intera pagina al suo Comandante “….la Compagnia” (allegato n. 3), con parole bellissime, che non devono essere interpretate: la devozione e il rispetto non si interpretano. E neanche si interpreta il carisma del Comandante!
Il cuore si sente battere con forte cadenza. Non c’è bisogno di vederlo.
Camillo Stegagnini era stato mio padrino di battesimo l’1 giugno del 1946 e, lo stesso anno, suo figlio Bruno fu “figlioccio” di mio padre.
L’amicizia fra i genitori era molto intensa. Cameratesca.
Infatti, nel 1940 erano stati insieme al 2° Rgt. Bersaglieri a Roma, in Via di San Francesco a Ripa. Sede storica per tutti i romani che, dai “tresteverini ai frontisti testaccini, al di là der ponte der sordino” chiamavano familiarmente, quei fanti piumati, “li Berzajeri a Ripa“.

1958. Frequentavo la classe seconda delle medie, a Roma, nella scuola parificata “Giuseppe Parini”, nei pressi di Piazza delle Medaglie d’Oro.
Nel far vedere la foto di mio padre Bersagliere ai compagni di classe (e…”di merendine”….),uno di questi, Claudio Cosimi, già da tre anni insieme, riconobbe sorpreso e contento suo padre: il terzo da destra in alto dell’allegato 4.
Già dalla quinta elementare eravamo nella stessa classe in quella scuola, e completammo insieme il ciclo fino alla treza media. Ancora oggi ci sentiamo con tantissimo entusiasmo.
E ancora insieme, quel capitano che col grado di Maggiore era divenuto “Aiutante Maggiore in prima”, avente cioé funzione analoga a quella dell’ “Aiutante di Campo” che oggi assiste i Comandanti di reparto, e quel tenentino, divenuto Capitano, erano inquadrati nel 68° Rgt. fanteria “Legnano”. I reggimenti Bersaglieri erano stati sciolti e gli Ufficiali erano stati sparsi in quelli della fanteria. In altro “servizio” verrà approfondita la “direttiva” che istituì tale nuovo ordinamento.
Il Comandante di Reggimento era il Col. Renzo Fantini.
Quel Fantini padre di Gianni, più grande di me di un anno, che fu mio-quasi compagno di branda nel 1960 al primo piano del Rosso Maniero di Pizzofalcone, perciò poco più di 59 anni fa. Stesse mura che Bruno Stegagnini aveva respirato dal 1953 fino al 1957.
Ma Bruno, Gianni ed io avevamo ben prima, insieme, respirato l’aria di Bergamo.
Un paio di giorni fa, Gianni, mi scrive:

Bruno Stegagnini di ritorno dalle vacanze al mare (per l’epoca una rarità), nel far vedere a noi più piccoli come si facevano i tuffi, si” tuffò” sul cemento da un parapetto di un piano terra rompendosi un braccio.
Ricordo che veniva da mia madre (che vantava pratica in ospedale come crocerossina) a fare una sorta di fisioterapia ante litteram: andava su e giù per il nostro corridoio con un pesante elefante di ebano (che ho ancora) facendo ginnastica“.

Esuberanza ed entusiasmo che poi ho saputo essere stato lo stesso nelle camerate, nell’aula studio, nei Cortili, Grande e Piccolo di quel Maniero arrossato dal sole….
Sempre nella stessa camerata di quell’antico primo piano della Caserma Parisi, l’ Alma Mater Nunziatella, passando la stessa foto che circolava e circola ancora fra le mie carte di memorie, un compagno di camerata, NON è cacofonia surreale politicamente scorretta!, Mauro Palange, riconobbe il padre nell’Ufficiale quasi accovacciato al centro della foto (stesso allegato 3) con fascia di Ufficiale di Picchetto.
Quell’aria-d’insieme riempiva d’ossigeno ancora un altro scapocchione!
Osservate ancora la foto dell’allegato 4: Camillo Stegagnini era l’Ufficiale quasi al centro in alto con la caramella a destra, accanto c’è mio padre, con la caramella a sinistra!
All’estrema sinistra, in alto, quello con i baffi era il Marchese dei Paparatti di Taurianuova, città calabrese vicino Palmi, altra “Città” di natali incrociati di cui si accennerà in seguito. Il Marchese, un paio d’anni dopo quella foto, fu testimone alle nozze dei miei genitori.
Certo s’incrociano spesso le vite nell’ambiente militare, tra l’altro fra Bersaglieri…….e se poi ci metti pure le Scuole Militari, in specie da Roma a Napoli, da Palazzo Salviati alla Nunziatella……………
Il fatto è che agli incroci ce ne freghiamo dei semafori e delle precedenze,
ché l’incontro è sempre vivo e presente, e sempre …..fragoroso.

Il rito del mito.
siminarion