Un bel ricordo di Arturo Tornar 1952/56 – Giuseppe Iacono 1965/68

Da: Giuseppe Iacono
Data:07/09/2016 01:03 (GMT+01:00)
Oggetto: Per la scomparsa di Arturo

Ci sono notizie terribili che si susseguono nel tempo, che colpiscono, che si diradano nelle nebbie del quotidiano, e alle quali,specialmente negli ultimi tempi, ci si assuefa, in quanto routine di una deriva senza fine, contro la quale pare non si possa fare proprio nulla. Ma questa della improvvisa scomparsa di Arturo, che di anni e di problemi ne aveva e ne ha avuti, è una doccia fredda per un cuore (parlo del mio) oramai disaffezionato e disincantato, per non dire distaccato dalle dinamiche della nostra vita Associativa, che pur mi ha visto componente fortemente attiva in tempi non lontani.
Improvvisamente, pur senza aver avuto o cercato notizie di Arturo Tornar da anni, mi si apre dentro una voragine senza fine, nella quale i miei ricordi, uniti ai miei rimpianti precipitano insieme a me, che di Arturo Tornar sono stato amico sincero e grande estimatore. Il mio mondo si è fermato e io sono addolorato, costernato, commosso, grato.
Sono grato ad Arturo per avermi onorato della sua amicizia e della sua stima, ma gli sono grato soprattutto per l’imponenza della sua modestia ed umilità rapportata all’imponenza della sua struttura etica, filosofica e morale. E quindi per aver dato testimonianza di se stesso nel corso della esistenza di tutti noi. Di lui ricordo una serata serena e deliziosa, dopo una delle prime assemblee annuali del Mentoring. Una serata con me e mia moglie, in una trattoria di Firenze, a mangiare , su suo consiglio, una ottima ribollita.
La mia testimonianza si ferma qui, certo che della figura di Arturo Tornar (a dispetto della sua infinita modestia in vita ) se ne parlerà con la dovuta enfasi nella Chiesa della Nunziatella, giovedì 8 settembre 2016.Che sia per tutti gli Ex Allievi un momento di forte aggregazione , perché se c’è un testimone che Arturo ci ha voluto lasciare è l’appassionata coerenza dell’Ex Allievo unita al pathos dell’uomo che non ha mai smesso di interrogarsi e di crescere con se stesso….negli altri.
Con grande commozione.
Condoglianze alla famiglia.
 

Pino Iacono corso 1965-68″