Categoria: News

Sinnai (CA) 22 marzo 2018: lettera aperta al Dott. Cazzullo – Nicolò Manca 1959/62

Si pubblica la lettera aperta inviata al Dott. Aldo Cazzullo da Nicolò Manca 1959/62 sulla vicenda della commemorazione di Cassino da parte dei tedeschi.

Visto che è stata citato nella lettera aperta si pubblica anche lo scritto del Gen. Bertolini inviato al Ministro della Difesa e per completezza si pubblica un articolo sulla vicenda di cui si discute.

 

Lettera aperta

 

la storia di Cassino

 

Roma 20 marzo 2018: articolo de “Il Giornale” sugli Allievi della Nunziatella

Da: “Roberto RIPOLLINO
Data: 26/03/18 02:00 (GMT+01:00)
Oggetto: ARTICOLO DE “IL GIORNALE”

Trasmetto, in allegato, per chi non ha ancora avuto modo di leggerlo l’articolo apparso il 20 marzo 2018 sul quotidiano “IL GIORNALE” dal titolo ” Gli anti bamboccioni tutti divisa e niente social” sulla Scuola Militare Nunziatella e su i suoi allievi.

Buona lettura

Roberto Ripollino 73/76

NUNZIATELLA: QUALCHE GIOVANE IN GAMBA C’E’ ANCORA GRAZIE A DIO

 

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Napoli 17 marzo 2018: Aurelio de Laurentis alla Scuola Militare Nunziatella

Il Dott. Aurelio De Laurentiis relatore della conferenza “Il ruolo dello sport nella crescita dei nostri giovani” alla Scuola Militare “Nunziatella”.

La Scuola Militare “Nunziatella” ha incontrato il Dott. Aurelio De Laurentiis, relatore d’eccezione di una conferenza a favore degli Allievi, dal titolo “Il ruolo dello sport nella crescita dei nostri giovani”. Al suo arrivo, il Dott. De Laurentiis, è stato accolto dal Colonnello Fabio Aceto, Comandante della Scuola Militare “Nunziatella”.

Il Dott. De Laurentiis, accompagnato dal Comandante, ha visitato l’Istituto potendo così apprezzare le realtà della Scuola e incontrare gli Allievi e le Allieve nelle aule scolastiche, complimentandosi per come la Scuola ne formi il carattere. A seguire, si è recato presso l’aula Magna “Francesco De Sanctis” dell’Istituto, luogo di svolgimento della conferenza. L’evento si è aperto con un breve cenno di saluto ed un ringraziamento da parte del Comandante al Dott. De Laurentiis per aver tanto voluto questo incontro con gli Allievi.

Dopo una breve presentazione da parte del Comandante, il Dott. De Laurentiis, ha iniziato il suo intervento spiegando cosa fosse un film, ovvero un’opera dell’ingegno umano alle cui spalle risiede un processo industriale, e della sua esperienza nel mondo sportivo nelle vesti di Presidente della Società Sportiva Calcio Napoli, ripercorrendo a ritroso le vicissitudini occorse a partire dal 1999, sino al 2004 anno in cui ha acquistato la Società Sportiva. Ha dunque esortato gli Allievi a perseguire i propri scopi affrontando la vita seguendo principi quali umiltà e caparbietà.

Dopo il suo intervento, il Dott. De Laurentiis ha instaurato un dibattito con gli Allievi lasciando loro la possibilità di porre domande.

Resoconto della giornata
http://www.napolivillage.com/Enne/adl-in-visita-agli-allievi-della-nunziatella.html

foto da pubblicare

http://m.calcionapoli24.it/rassegna_stampa/de-laurentiis-torna-in-cattedra-fa-lezione-ai-cadetti-della-nunziatella-n350070.html

 

 

 

 

 

Reggio Calabria 17 marzo 2018: il Comandante Provinciale dei Carabinieri spiega l’intelligence agli studenti.

Col. Giuseppe Battaglia 1985/88

 

SICUREZZA, IL COMANDANTE PROVINCIALE DEI CARABINIERI GIUSEPPE BATTAGLIA SPIEGA L’INTELLIGENCE AGLI STUDENTI DEL LICEO CLASSICO DI REGGIO CALABRIA

REGGIO CALABRIA (17.3.2018) – E’ stato il Comandante Provinciale dei Carabinieri Giuseppe Battaglia a tenere la lezione agli studenti del Liceo Classico “Campanella” di Reggio Calabria nell’ambito del percorso di studio “Intelligence e Cittadinanza attiva”, promosso dalla dirigente Mariarosaria Rao. A introdurre l’ufficiale dell’Arma è stato il coordinatore del corso Mario Caligiuri, Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria. Caligiuri ha posto in rilievo che questa iniziativa formativa si inquadra nell’ambito dello sviluppo della cultura della sicurezza nelle scuole superiori, evidenziando che probabilmente rappresenta un’unicità nel nostro Paese. Ha tenuto quindi la sua lezione Giuseppe Battaglia che è stato responsabile dell’Ufficio Cooperazione Internazionale del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, premettendo l’importanza del capillare controllo del territorio, che induce ad agire a livello locale ma sempre pensando a livello globale. Ha poi illustrato il processo di intelligence, specificando che tra questo e l’indagine c’è l’attività di analisi, che conferisce significato agli eventi e contribuisce a formulare ipotesi. In definitiva – ha spiegato – l’analisi non è uno studio fine a sé stesso ma serve a supportare le decisioni e a indirizzare opportunamente le indagini. Si è quindi soffermato sulle diverse tipologie di analisi: strategica, operativa e tattica, ognuna delle quali ha la propria collocazione nel tempo e nello spazio. Ha poi ribadito che l’intelligence significa andare oltre le apparenze, componendo un mosaico con le informazioni a disposizione per finalizzarle a scopi reali e apparenti. Battaglia ha quindi illustrato esempi tratti da notizie stampa relative a un attentato terroristico a Mogadiscio e alla cattura di latitanti in Calabria e in Germania. In questo modo ha dimostrato che l’intelligence è una specie di “fusion center” poiché occorre cogliere tutte le sfumature per comprendere la realtà. Successivamente ha sottolineato che è centrale il tema dell’utilizzo delle risorse, in quanto il vero obiettivo è il successo generale dal punto di vista organizzativo, senza perdere vite umane e senza costi esorbitanti. Infine, ha concluso ricordando che il vero significato dell’intelligence è raggiungere il risultato ottimizzando quanto si ha a disposizione. Il Comandante Provinciale ha poi risposto alle numerose domande degli studenti in base alle quali ha evidenziato: che per gli autori degli attentati terroristici spesso è più importante la comunicazione del fatto; che ogni nazione difende i propri interessi e quindi ha specifici segreti di Stato; che la ricerca dei latitanti ha fattispecie diverse; che il metodo deduttivo va applicato per raggiungere lo scopo, delimitare il contesto e orientarsi al futuro; che gli attentati terroristici oggi sono difficili da prevedere ma in Italia c’è una cultura di controllo del territorio molto elevata; che nelle esperienze operative le esperienze sono fondamentali e mutano nel tempo e nello spazio; che gli operatori di polizia di alcuni grandi Paesi hanno difficoltà a inquadrare i fenomeni perché sono molto bravi nell’organizzazione ma non altrettanto nell’intelligence che consente la comprensione della realtà. Alla fine, ha sintetizzato la lezione Mario Caligiuri che ha chiesto di osservare un minuto di silenzio per ricordare il quarantennale del rapimento del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro.

 

Cercola (NA) 16 marzo 2018: premio “Livatino-Saetta-Costa” edizione 2018 – Antonio D’Amato 1977/80

Ad Antonio D’Amato 1977/80 il premio “Livatino-Saetta-Costa”  edizione 2018.
Nel comitato d’onore Angelo Jannone 1978/81

SEQUESTRO MORO: “NON FURONO SOLO TERRORISTI”. A CERCOLA QUEST’ANNO IL 24°PREMIO LIVATINO.
“Non furono solo terroristi”. Il Generale Antonio Cornacchia era un fiume in piena questa mattina a Cercola, mentre ricordava le indagini in quel lontano 1978. Quarant’anni fa. Lui oggi ne ha 81. Ma lucidamente ricorda e ricostruisce le indagini che gli fecero identificare dopo pochi giorni l’intera colonna romana delle Brigate Rosse, compresi i 4 terroristi che, travestiti da piloti dell’Alitalia in via Fani trucidarono i cinque uomini della scorta di Aldo Moro: l’autista, appuntato dei carabinieri Domenico Ricci (42 anni) il responsabile della sicurezza, maresciallo dei carabinieri Oreste Leonardi (52 anni), gli agenti di scorta con a bordo il cadavere della guardia di P.S. Giulio Rivera (24 anni), il vicebrigadiere di Pubblica sicurezza Francesco Zizzi (30 anni) la guardia di P.S. Raffaele Iozzino, 24 anni.
E’ stato forse il momento più toccante del premio Livatino, alla XXIV edizione che quest’anno si è tenuto a Villa Buonanno di Cercola, nell’hinterland di Napoli.
E mentre terroristi come Mario Moretti, il capo della colonna romana, l’organizzatore del sequestro di Moro, sono in semilibertà, come ha ricordato anche Amerigo Fusco, comandante del carcere di Opera, uno dei premiati di quest’anno, i familiari dei carabinieri e degli agenti uccisi, vivono in silenzio da anni il loro dolore.
E proprio riferendosi a Moretti, il Generale Cornacchia ricorda con sorpresa che il 29 marzo 1978 il giudice Domenico Sica (che sarebbe poi stato SuperPrefetto Antimafia nella Palermo dei primi anni ’90), “dimenticò” di inserirlo nei mandati di cattura, permettendogli così di organizzare la latitanza durata diversi anni. Come mai, si domanda il Generale Cornacchia?
Lo Stato forse non era stato solo determinato nella sua decisione di non scendere a patti con i terroristi, non solo Moro non doveva essere liberato, come a Cornacchia fu confermato da un boss della Ndrangheta che aveva come avvocato l’allora Presidente Leone, ma forse quel sequestro non fu solo opera ed iniziativa dei terroristi.
Del Comitato d’Onore Livatino- Saetta – Costa dal nome di 3 dei molti magistrati trucidati dalla mafia, costituito oltre che dal suo Presidente, il prof. Attilio Cavallaro, che ha ricordato di aver incontrato in questi anni oltre 54mila giovani delle scuole, fanno parte diversi nomi noti, tra cui l’ex Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti, l’ex Colonnello del Ros Angelo Jannone, il Procuratore Generale di Brescia, Pierluigi Dell’Osso, Claudia Salvestrini, direttore generale del Polieco (Consorzio Nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene), che da anni si batte contro le ecomafie mondiali.
Molti i premiati di questa mattina tra cui Antonio d’Amato, Procuratore aggiunto della Repubblica di S. M. Capua Vetere, il dirigente della squadra mobile di Napoli (premiato proprio dal suo vecchio amico Colonnello Jannone) Luigi Rinella, ma anche giornalisti, insegnanti e sinanche imprenditori che hanno avuto il coraggio di denunciare il pizzo.
“Perché questi sono gli uomini d’onore” come ha ricordato il Presidente del Comitato. “I mafiosi e chi uccide sono solo vigliacchi uomini del disonore”.
Alessandro Amitrano

 

 

Napoli 17 marzo 2018: inizio manutenzione del tetto della Chiesa della Nunziatella

Da: Francesco Sciascia
Data: 19/03/18 07:55 (GMT+01:00)

LAVORI MANUTENZIONE TETTO CHIESA
Comunico a tutti che sabato scorso hanno iniziato a montare l’impalcatura per eliminare le infiltrazioni di acqua dal tetto e dalle coperture.
Le stesse erano presenti da anni e anni e mai risanate per mancanza di fondi e scarso interesse da parte di Enti civili pubblici e militari.
Grazie a COMFORDOT e a chi a cuore la nostra Nunziatella , essi sono stati reperiti e sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza …( almeno questo) ….si provvederà ora.

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