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Associazione Nazionale – Elezioni 2021: lettera aperta e segnalazione candidati – Domenico Orsini 1965/68

Si riporta la lettera aperta inviata da alcuni firmatari per suggerire delle preferenze di voto per le prossime elezioni nazionali

Da: Domenico Orsini
Data: 28 ago 2021 08:47
Oggetto: Lettera aperta ai Soci dell’Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella.

Caro ex Allievo,
hai ricevuto, o sei in procinto di ricevere, il plico contenente le schede elettorali per il rinnovo degli Organi Direttivi dell’Associazione.
Con l’allegata “lettera aperta” i firmatari, tutti componenti del Consiglio Nazionale in scadenza e ricandidati al suo rinnovo, sperano di riuscire a far cogliere l’importanza di mantenere l’Associazione nell’alveo del suo spirito originario, sia pure con la necessaria innovazione ed adeguandola ai tempi correnti.
Per tali motivi riteniamo di poterti segnalare un nucleo di candidati, scelti tra coloro che si affacciano oggi alla vita associativa, che riteniamo in condizione di raggiungere gli scopi in premessa affiancandosi anche, se lo riterrai, a coloro che fino ad oggi hanno operato al solo fine del bene dell’Associazione e della sua affermazione nel contesto sociale e culturale.

Grati se vorrai dedicare alla lettura alcuni minuti del tuo tempo, ti auguriamo un buon proseguimento di giornata.

A nome dei firmatari della lettera
Domenico Orsini – corso 1965/68

—- —– ——

Care amiche, cari amici,
dalla Relazione “morale” pronunziata dal Presidente Nazionale Giuseppe Izzo in occasione dell’Assemblea Nazionale del 24 aprile del corrente anno.
……… “ Si continuano a contrapporre nell’ambito associativo non solo una diversa visione delle cose dovuta al normale ricambio generazionale, ma si contrappongono due diverse visioni della vita e dell’essenza associativa, accompagnate quasi da un distacco e dispregio per quello che alcune persone hanno rappresentato e rappresentano e per quello che in passato è stato da essi posto in essere.
Ribadisco per l’ennesima volta: senza il senso di continuità ed il rispetto per quello che è stato realizzato, da chi ci ha preceduto, non si va da nessuna parte; in particolare non va da nessuna parte un’Associazione che ha settant’anni, ne vuole avere molti altri di più e si rifà alla comune frequenza di una Istituzione che ha alle spalle 233 anni di storia.”
La contrapposizione ideologica che da alcuni anni caratterizza (e avvelena) i rapporti associativi, lucidamente denunciata dal Presidente Nazionale, ha trovato triste conferma nelle parole di taluni che, nel corso di un Consiglio Nazionale, hanno affermato che “la formazione di liste elettorali, di accordi palesi o sotterranei funzionali alla gestione di una “campagna elettorale” sono sinonimi di “democrazia”.
Noi aderiamo, lo avrai già intuito, all’opposto fronte ideologico che coltiva un diverso e costituzionalmente definito concetto di democrazia e che si identifica nei valori tradizionali della nostra Associazione, che privilegiano l’amicizia leale e lo spirito di servizio e che rifuggono gli accordi segreti e le trattative riservate; di conseguenza riteniamo che l’avvicendamento nelle cariche associative dovrebbe essere garantito da una competizione elettorale animata da un sano, trasparente e amichevole spirito emulativo. E allora, al fine di essere tutti uniformemente ”democratici” – ma pur sempre rifuggendo la logica degli accordi sotterranei – abbiamo deciso di affermare pubblicamente, alla luce del sole, il nostro desiderio di mantenere l’Associazione nell’alveo tracciato da chi la ha guidata in questi settanta anni nel rispetto dei principi di amicizia e di solidarietà intergenerazionale; senza scivolare nei favoritismi, nell’opportunismo e nella consorteria, spesso della peggiore specie. Sono altri gli ambienti dove, chi vuole, può praticare tali comportamenti.
Siamo alla stretta finale della consultazione elettorale per il rinnovo degli Organi associativi e pertanto, al solo fine di garantire all’Associazione la continuità della sue migliori tradizioni, riteniamo opportuno segnalare un nucleo di 11 nominativi, scelti tra i numerosissimi candidati al Consiglio Direttivo, che affiancando il Presidente Giuseppe Izzo potrà a nostro parere costituire la base del governo dell’Associazione nei prossimi quattro anni, dando stabilità, serietà, coerenza d’indirizzo e collaborazione reale, non escludendo peraltro la necessaria dose di innovazione e lungimiranza negli obiettivi da raggiungere.
Procedendo secondo latitudine di residenza, dalle cime innevate delle Alpi fino allo splendido mare siciliano, riteniamo di individuare nella selva dei candidati al Consiglio Nazionale coloro che, tutti ignari della nostra segnalazione e quindi non collegati ad una “lista”, ci sembrano potersi riconoscere nelle parole e nello spirito del Presidente Izzo, nell’auspicio che tramite loro l’Associazione possa rafforzare la credibilità, il prestigio e l’unità che sempre, in passato, l’hanno caratterizzata.
È per questo che ti invitiamo a indicare la tua preferenza per:
1) Camillo Mariconda – Corso 1963/66 – Piemonte-Valle d’Aosta – la cui operosità associativa è ben nota in tutta Italia ed oltre i confini nazionali;
2) Amedeo Valzer – Corso 1994/97 – Lombardia – giovanissimo e valente docente universitario, lombardo di adozione;
3) Alessia Intontì – Corso 2014/17 – Emila Romagna – studentessa universitaria bolognese segnalatasi in più occasioni per preparazione, disponibilità e desiderio di partecipazione;
4) Marzia Maccaroni – Corso 2011/14 – Emilia-Romagna (per ora) -tenente di cavalleria, attualmente ufficiale istruttore presso l’Accademia Militare di Modena, apprezzata dai superiori e stimata dai colleghi, sempre in evidenza negli incarichi espletati;
5) Gregorio Carta, Corso 1991/94 – Lazio – già giovanissimo Presidente della Sezione Lazio, dirigente di azienda proiettato ad un brillante futuro;
6) Luigi Curatoli, Corso 1967/70 – Lazio e Marche – generale di C.A. dei Carabinieri, romano ma di adozione marchigiana, giunto non solo ai vertici dell’Arma ma anche con un forte radicamento culturale in ragione degli specifici incarichi ricoperti nel corso della sua attività professionale;
7) Bruno Ciricillo, Corso 1961/66 – Campania Basilicata – anima della Sezione Campania, unico per disponibilità alla collaborazione e sempre presente in ogni momento di necessità;
8) Giovanni Casaburi, Corso 1968/72, da anni impegnato nella vita associativa quale Direttore responsabile del nostro notiziario Rosso Maniero “Nunziatella”;
9) Gennaro Bianconcini, Corso 1986/89 – Campania-Basilicata – avvocato napoletano, animatore di attività culturali, presenza necessaria per la conduzione operativa dell’Associazione;
10) Alberto Marino, Corso 1965/68 – Sicilia – avvocato palermitano assurto ai massimi livelli professionali, figura storica della nostra Associazione, del quale tanto si è avvertita la mancanza nel nostro direttivo in questi ultimi quattro anni;
11) Carmelo Sinatra, Corso 1964/68 – Sicilia – stimatissimo notaio catanese, espressione del legame associativo di tutte le generazioni di ex allievi, figura simbolo degli ex Allievi calabro-siciliani
Saremmo però ingenerosi se non ricordassimo che se l’Associazione ha necessità di rinnovarsi nelle idee e nelle persone (ed in questo lo Statuto aiuta, basta leggerlo attentamente), è altrettanto vero che ha bisogno anche di coloro che negli anni le hanno consentito di rimanere vitale e al servizio dei soci.
Non tocca a noi indicare i nominativi che pure sono presenti tra i componenti del Consiglio Nazionale in scadenza ma, per completezza di informazione e per non essere tacciati di ipocrisia, va da sé che anche gli scriventi firmatari, Consiglieri uscenti, sono ricompresi nell’elenco dei candidati per il nuovo Consiglio Nazionale ed auspicano di trovare un rinnovato consenso da parte dei Soci per quanto operato nel corso del mandato in scadenza.
Ribadiamo che il nucleo che abbiamo indicato ci appare indispensabile, nella sua compattezza, per il funzionale governo dell’Associazione a supporto del Presidente Izzo che, ovviamente, è anche egli soggetto al passaggio elettorale al pari di tutti i candidati e che siamo certi godrà del tuo apprezzamento per l’impegno profuso e per i risultati raggiunti. Potrai quindi aggiungere, se concorderai con queste nostre valutazioni e fino al raggiungimento del limite massimo di 15 preferenze consentite per la validità del voto, i nomi di coloro che riterrai meritevoli di
apprezzamento per le intrinseche caratteristiche personali, professionali e umane, scelti tra i Consiglieri uscenti, i Candidati dal Consiglio Nazionale o i nominativi indicati dalle Sezioni, tutti compresi nell’elenco riportato nella scheda elettorale.
Nel ringraziarti per l’attenzione che vorrai dare a questo “appello”, ci auguriamo, con te, un futuro radioso per la nostra sempre amata Associazione.
Francesco Sciascia – Corso 1954/59
Cesare Azan. – Corso 1961/64
Luigi. Gay. – Corso 1962/66
Domenico Orsini. – Corso 1965/68
Antonio Schiattarella – Corso 2004/07

 

 

 

Lettera aperto ai Soci ed elenco candidati

Associazione Nazionale – Elezioni 2021: candidati della Sezione Estero

Candidati della Sezione Estero alle prossime elezioni dell’Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella

Gabriele Albarosa – Sezione Estero
WhatsApp 28.08.2021

2021, . , ̀ , 50 – , “”, :

1- -, già Ufficiale EI e Capocorso a Modena, già founder e CEO di cy4gate, società del gruppo Elettronica, attualmente nel gruppo Telecom come senior advisor per la cybersecurity e CEO di Telsy. Poliglotta, ha vissuto per oltre 10 anni negli emirati arabi, attualmente vive a Roma.

2- -, Ufficiale di Artiglieria oggi in servizio presso la Nato a Napoli, ha recentemente completato un periodo di servizio all’Estero a Shape in Belgio. È cultore di storia militare.

3- -, Capocorso, professore di Storia e Filosofia, ha studiato a Napoli e Friburgo, svolto soggiorni di ricerca a Roma, a Colonia, in Liechtenstein, insegnato Italiano in Canada. Docente alla Nunziatella per un biennio, attualmente vive e insegna a Caserta.

4- -, “Policy Officer” presso la Direzione Generale della Difesa e dello Spazio della Commissione Europea a Bruxelles. Precedentemente manager, consulente e imprenditore (Bocconi, MBA INSEAD).

Sezione Estero

 

Associazione Nazionale – Elezioni 2021: candidato Mario Bernardi 1995/98

Mario Bernardi
Facebook 27.08.2021

Elezioni Associative 2021 ovvero l’arte di smacchiare i leopardi
pensieri sparsi di un Consigliere Nazionale

Cari ex, soci e non soci, corsi pari e persino dispari, vi riporto qui un breve testo che raccoglie 4 anni di riflessioni da consigliere nazionale, sperando che possa essere utile nel momento del rinnovo delle cariche associaztive… Boris Mascìa la foto della scheda no ce l’ho ma ho messo il … leopardo
In tutte le culture, da quelle più primitive a quelle più avanzate, gli anziani sono tenuti in grande riguardo, e giustamente: l’esperienza, la pacatezza, la capacità di vedere i problemi nella prospettiva dei decenni sono valori essenziali affinché qualsiasi organismo sociale possa perdurare nel tempo. Nel Film della Nuova serie di Star Trek in cui Khan minaccia di distruggere la terra, il giovane dr Spock chiama l’anzianissimo dr Spock, impersonato da un vecchissimo Leonard Nimoy, per avere aiuto a sconfiggere un nemico così forte: la risposta del vecchio é che ognuno deve fare le proprie esperienze e prendere le proprie decisioni, ma alla fine arriva un indizio che salverà il giovane Spock.
Il consiglio appunto, perché l’azione spetta, o dovrebbe spettare, ai giovani. Le generazioni dei nati nella prima metà del ‘900 vivono, (buon per loro) più a lungo di tutte le generazioni precedenti e, forse, anche delle future. Non solo, molti di loro non hanno conosciuto e probabilmente non conoscerà la quiescenza lavorativa. Vi sono tanti esempi eccellenti ma il punto non è di stigmatizzare questo o quello: questa è la realtà di una intera generazione. L’altra faccia della medaglia però è che ci ritroviamo in una società in cui si assiste alla diaspora dei giovani e senza giovani, presto o tardi, sopraggiunge l’estinzione.
Ora in questi quattro anni da Consigliere Nazionale mi sono reso conto direttamente che esiste uno iato fra i problemi oggettivi della Scuola e dell’Associazione da un lato e l’oggetto di discussioni e azioni dell’Associazione, dall’altro, che inevitabilmente si ipostatizza nel conflitto vecchi/giovani come nella nietzschechiana irriducibile dinamica padrone/schiavo da cui non se ne esce, una sorta di eterna catena, che contrapponendo due fazioni di fatto le sconfigge entrambe.
I problemi reali ed oggettivi della Scuola sono riassumibili nella  inadeguatezza, oggi, della struttura e dei mezzi di cui questa dispone rispetto agli obiettivi formativi, nonostante gli enormi sforzi da parte del Comando Scuola e del corpo Docente. Da parte dell’Associazione invece, spesso si continua a pensare che il collegio militare come era negli anni ‘50 sia un modello che possa avere ancora oggi un appeal e un futuro.
Il Progetto Grande Nunziatella è sicuramente LA SOLUZIONE per il contenitore ma non per il contenuto. E, almeno dalle ultime indiscrezioni, le cose si stanno finalmente muovendo in questo senso, grazie al lavoro di molti e soprattutto all’infaticabile e insostituibile lavoro portato avanti negli anni in primis da Sandro Ortis, e di tanti altri collaboratori, fra cui il compianto Camillo Massa. Ed è per questo che l’Associazione deve continuare ad essere presente nel sostenere la Scuola e gli Allievi come funzione prioritaria e fondamentale del suo esistere.

L’Associazione ha però essa stessa un triplo ordine di problemi:

1) È più occupata (ormai da decenni) all’autoconservazione della sua classe dirigente che non a formarne una nuova cui passare il testimone;

2) La gestione di quelli che sono i compiti ‘istituzionali’ (ovvero aggiornamento del database, gestione corrispondenza, calendario eventi e bollettino periodico, rapporti con la scuola e le sezioni, e varie) avviene ancora con le modalità con cui si gestiva un ufficio negli anni ‘80, e non è collassata soltanto grazie all’eroica capacità lavorativa della Signora Marisa e di quei due tre ex allievi che la supportano;

3) La questione fondamentale del ‘cosa deve fare e cosa non deve fare’ l’Associazione, da cui poi dovrebbe discenderne la Governance, è e rimane nel settore della Metafisica e questo, in fondo, per mascherare un grande e irrisolto problema fondativo: ontologicamente l’Associazione nasceva come un ibrido fra un gruppo di amici e compagni di scuola e una mini lobby che operasse a difesa e per il miglioramento della Scuola e dei suoi Allievi ed ex Allievi. Oggi, oltre al gap generazionale e culturale, ne esistono altri due: esistono dei gruppi di ex allievi che confondono la solidarietà con pratiche di appartenenza a noi poco consone, e che appartengono ad altri contesti e ad altri gruppi che esistono appositamente per coloro che cercano tali modalità: associazioni di volontariato e iniziatiche, Ordini Cavallereschi, Dame di San Vincenzo e quant’altro. Una cosa non esclude l’altra ma si tratta di due culture ben diverse che devono rimanere distinte. La seconda, secondo me ben più complessa, é la radicale differenza che vi è fra gli optimates e i populares. E qui mi fermo, nel senso che non vorrei entrare in discussioni o in giudizi personali, intelligenti pauca. Se interrogati molti ex vorrebbero che l’associazione fosse a disposizione dei singoli ex allievi: così non è e non può essere per ovvie ragioni. Ma gli ex allievi, liberamente e volontariamente, possono e, a mio avviso, dovrebbero, essere sempre disponibili verso gli altri, solidali, ma senza generare false aspettative. Gli Optimates hanno fatto moltissimo per la Scuola e per l’Associazione ma non bisogna per questo trascurare gli ex Allievi in quanto comunità. Troppo spesso si celebrano solo greche e top managers e ci si dimentica di tanti giovani ufficiali, di tanti onesti cittadini e tanti giovani professionisti che sono il nostro orgoglio.

Per un periodo proprio questi gap mi hanno fatto allontanare dall’Associazione, ma mai dalla Scuola. Poi, quattro anni fa, mi sono messo a disposizione per fare il Consigliere.
Come molti ricorderanno alle scorse elezioni vi fu un gruppo denominato Nunziatella 2020, che col senno di poi è anche un numero che ha portato davvero sfiga, di cui io fui fra i partecipanti. A differenza di quello che all’epoca da alcuni fu detto e scritto, l’iniziativa aveva come scopo quello di impegnare i candidati su alcuni punti che ritenevamo fondamentali e che, nonostante vari incidenti di percorso e l’opposizione strenua di alcuni, effettivamente sono stati portati avanti: il riconoscimento dell’Associazione da parte del Ministero della Difesa, affrontare la questione della riforma dello statuto e del Terzo Settore, ordinare l’archivio e la sede dell’associazione e molto altro. Molte altre cose sono state realizzate grazie alla iniziativa di singoli infaticabili ex allievi, e tutti sappiamo a chi mi riferisco.
Le cose sono forse un po’ progredite, ma c’è ancora tanto lavoro da fare soprattutto bisogna smetterla di passare tempo prezioso a smacchiare i leopardi: a scrivere proposte, verbali, riscriverli, discuterli, a fare catene di Sant’Antonio con 80 indirizzi email sollevando questioni inesistenti, a usare sempre l’attacco personale e ad affossare ogni iniziativa dei singoli che invece, semplicemente, potrebbe essere proposta lasciando poi agli ex la decisione sul da farsi, senza troppa burocrazia.
Quattro anni, seppure con l’ultimo anno e mezzo di fatto molto limitato, sono passati ed è il momento di tornare alle elezioni per il rinnovo delle cariche associative. Ora con mia grande sorpresa vedo che vi sono, a fronte di un bacino elettorale di circa 1200 ex allievi soci e di appena 600 forse effettivamente attivi, ben 52 candidati alle elezioni 2021/2025. Un numero, a mio avviso, enorme. Se a questi aggiungiamo i presidenti di sezione, i delegati, i membri dei vari consigli sezionali e organi associativi praticamente più della metà dei soci ha una carica di qualche tipo, e abbiamo circa una trentina di presidenti a vario titolo.

Sicuramente l’abbondanza di candidati è dovuta dalla possibilità di poter partecipare ai consigli in remoto, ma forse vi sono anche altre motivazioni. E riflettendo anche sulla mia esperienza personale ho notato che per molti l’elezione a una qualsiasi carica associativa anziché essere un modo per servire la comunità degli ex allievi viene invece percepito come una sorta ‘titolo’ come se questo fosse un qualche riconoscimento di valore. Vi assicuro che così non è. Anzi. Come in ogni elezione che si rispetti sono già iniziate manovre per screditare alcuni e accreditare altri, correnti, controcorrenti, anatemi, e chi più ne ha più ne metta.
Poiché qualcuno mi ha già messo in bocca affermazioni ed idee che non mi appartengono come pure mi è stato chiesto da alcuni “che tipo di associazione ho in mente” vi rubo ancora un paio di minuti così finiamo di smacchiare sto leopardo una volta per tutti.
Dall’inizio del mio mandato ho insistito, e posso dimostrarlo con la corrispondenza inviata a tutto il consiglio a suo tempo, affinché si utilizzassero gli strumenti informatici e il lavoro da remoto per la gestione della segreteria e dell’associazione pur mantenendo l’imprescindibile sede fisica. Altri due punti erano la regolarità e trasparenza dell’informazione associativa, in parte raggiunta grazie al piano creato dall’eccellente Luca Miraglia, oltre alla realizzazione di un Numero Unico, una sorta di digesto che raccontasse un anno di vita associativa raccontando anche le storie degli ex allievi che si erano distinti in quell’anno: insomma, una pubblicazione all’altezza del nome della Nunziatella che ormai, da quasi un ventennio, manca.
Ovviamente sul primo punto l’ostracismo fu fiero: a gennaio 2018 mi collegai al Consiglio Nazionale da New York e vi furono protese e accuse…. col senno di poi se avessimo approvato questa modalità, il Covid non ci avrebbe sorpreso come invece è stato, e forse avremmo anche chiarito un aspetto che, a mio avviso, molti hanno forse frainteso: la partecipazione da remoto è uno strumento un più e ci consentirà di avere consigli magari più frequenti e più brevi ma non è un nessun modo un sostituto della presenza fisica che, a mio avviso, il futuro Consigliere deve sempre preferire al collegamento remoto. Mantenere un presidio a Scuola è fondamentale perché essa è una delle ragioni fondanti dell’Associazione.
Qualcuno dirà “tu quoque”: proprio perché sono stato io ad imbastire la piattaforma virtuale dell’associazione mi preme particolarmente ribadirne i vantaggi ma anche i limiti.
Altro punto: cosa fa un Consigliere Nazionale? Quasi nulla. Il Consigliere generico medio partecipa a una dozzina di consigli nazionali nell’arco dei quattro anni e questo, per la maggior parte è quanto. Poi vi è la giunta e vi sono quei due o tre consiglieri che, lavorando nell’ombra o meno, mandano avanti la baracca. Molti partecipanti al consiglio spesso, e lo dico senza offesa, non sanno nemmeno quale sia l’oggetto della discussione che immancabilmente si avvolge su sé stessa risultando in un ‘necessitiamo di maggiori approfondimenti’ nella migliore delle ipotesi. Ovvero quando qualcuno non si mette di traverso ‘per principio’ affossando qualsiasi iniziativa che non sia la propria.

E dai a smacchiare un altro leopardo 🐆….

Adesso caro lettore che sei arrivato fino a qui, descritta questa situazione non proprio entusiasmante, anche se ci sarebbe ancora capire perché oltre i due terzi degli ex allievi non desiderano essere soci, oppure quale sia il compito e la natura dell’Associazione, ti indico, secondo la mia esperienza e le considerazioni summentovate, quello che é il mio consiglio: abbiamo, sia come Associazione e come Comunità di ex Allievi, un valore enorme che pochi altri gruppi hanno, abbiamo la saggezza degli anziani e l’energia dei giovani! Mettiamo questo valore al centro del nostro sodalizio e riscopriamo il piacere di stare insieme mettendo da parte tutto il resto.
Pertanto, prima di spuntare i 10 o 15 nomi che ti sono stati suggeriti da questo o da quel ‘partito’ ti do un consiglio, chiama o scrivi ai candidati che pensi di indicare e chiedi loro cosa hanno fatto e cosa intendono fare, se hanno intenzione effettivamente di recarsi a Napoli, di studiare, informarsi, fare propostei. Nessuno ha la bacchetta magica e nessuno ha la soluzione a tutti i problemi a credo sia giunta l’ora per un rinnovamento radicale e di considerare il Consiglio un gruppo di lavoro e non l’occasione per scambiare due chiacchiere e mangiare due pastarelle. E comunque andrà spero che tutti e 52 i candidati continueranno a dare il loro supporto e la loro disponibilità agli ex allievi ed all’Associazione.

Con affetto nunziatellico
Mario Bernardi 95/98

Mario Bernardi

Associazione Nazionale – Elezioni 2021: candidato Alberto Fontanella Solimena 1966/69

Alberto Fontanella Solimena
Facebook 27.08.2021

Sono in arrivo le schede per votare per il Consiglio Nazionale dell’Associazione ex allievi Nunziatella, al quale sono candidato.
Per chi non mi conoscesse, allego il mio curriculum vitae, relativamente alla Nunziatella e all’Associazione.

Buon voto!

ALBERTO FONTANELLA SOLIMENA (66-69, 179°), nato a Napoli il 14/1/1952

Curriculum Scuola-Associazione:
1966-1969 Allievo della Nunziatella (ha fatto il “salto” della 5^ classe, ammesso per “merito”)
1969-2021 Socio, ininterrottamente, dal 1969 al 2021 (53 “bollini”)
1980-1984 Membro del Comitato per l’istituzione delle Sezioni (Aldo Massa-Mazzarotta)
1984-1993 Revisore dei conti della Sez. Campania e Basilicata (Presidenti A. Massa e Tortorano)
1993-2001 Consigliere della Sezione Campania e Basilicata (Presidente Lombardo di Cumia)
2001-2005 Candidato dal Consiglio di Sez. alle elezioni per il Consiglio Nazionale (non eletto)
2005-2009 Segretario della Sezione Campania e Basilicata (Presidenti Tornar e Carriola)
2009-2017 Consigliere Nazionale (Presidenti Mencagli e Ortis)
2021 Consigliere Nazionale (“ripescato” come secondo dei non eletti) (Presidente Izzo)

Nell’ambito del suo Corso (66-69/70, 179°), assieme ad alcuni compagni di Corso:
– Ha organizzato il Raduno per il 20ennale del Corso (1985-1986), Napoli, 5 ottobre ‘86
– Ha organizzato il Raduno per il 30ennale del Corso (1995-1996), Napoli, 18 nov. ‘96
– Ha organizzato il Raduno per il 40ennale del Corso (2005-2006), Napoli, 17-19 nov. ‘06
– Ha organizzato il Raduno per il 50ennale del Corso (2015-2016), Napoli, 17-20 nov. ‘16
– A Dio piacendo, organizzerà il Raduno per il 55ennale del Corso (2020-2022)

Nell’ambito della Sezione Campania e Basilicata (1984-2009)
– Ha organizzato un corso per il conseguimento del Brevetto Sub Padi
– Ha organizzato un corso per il conseguimento del Diploma di Sommelier Ais
– Ha organizzato, con altri ex allievi, svariate visite guidate di uno o più giorni
– Ha organizzato, con altri ex allievi, le Cene di Natale dal 1990 al 2010
– Ha organizzato, con altri ex allievi, numerose conferenze presso la Scuola o presso l’UNUCI
– È stato membro della Commissione di Sez. per la revisione dello Statuto dell’Associazione (2006)

Nell’Ambito dell’organizzazione nazionale:
– Ha partecipato alla sfilata del 2 giugno 1987 a Roma per il Bicentenario dell’Associazione
– È redattore delle “Variazioni matricolari”, rubrica del Notiziario Rosso Maniero, dal 2000 a tutt’oggi
– Ha partecipato all’organizzazione del Cinquantennale dell’Associazione (1999-2000)
– È stato membro della Commissione nazionale per la revisione dello Statuto dell’Associazione (2010)

Altro:
– È stato Segretario della Polisportiva Rosso Maniero (1997-2003)
– Ha stipulato numerose convenzioni (circa 90) a favore degli ex allievi
– Si è cresimato nella Chiesa della Nunziatella, Padrino un ex allievo (1999)
– Ha scritto il libro “I Cadetti di Pizzofalcone” in via di pubblicazione (2021)

ALCUNE SUE INIZIATIVE OSTEGGIATE O NON FAVORITE DAL CONSIGLIO NAZIONALE
– Polisportiva Rosso Maniero Nunziatella (osteggiata, poi rinominata Polisp. Rosso Maniero, attiva)
– Gruppo Giovanile della Sez.Campania e Basilicata (dopo oltre un anno “costretto” allo scioglimento)
– Candidature campane all’elezione del C.N. 2009 (osteggiate anche con offese personali)

ALTRE INIZIATIVE OSTEGGIATE DAL CONSIGLIO NAZIONALE
– Sezione/Gruppo Salerno (osteggiato e “costretto” a costituirsi in Associazione autonoma)
– Mentoring Nunziatella (osteggiato, poi rinominato Mentoring Scuole Militari, tuttora attivo)

Alberto Fontanella Solimèna (66-69, 179°)

Alberto Fontanella Solimena

Elezioni Nazionali 2021 – Associazione Nazionale Ex Allievi Nunziatella – elenco candidati

Boris Mascia
Facebook 27.08.2021

Da qualche giorno è cominciato il recapito delle schede elettorali per il rinnovo delle cariche sociali della nostra Associazione.
Mi permetto allora, senza far torto a nessuno, di pubblicare la scheda dei 52 candidati al Consiglio Nazionale (ciascun iscritto può esprimere fino a 15 preferenze) e le due riferite a Collegio Revisori dei Conti (massimo 5 preferenze) e dei Probiviri (massimo 5 preferenze).
Ognuno voti come meglio crede ricordando a Chi sarà eletto di svolgere il proprio mandato con spirito di servizio e disponibilità incondizionata a lavorare sempre per il bene della Nunziatella e dei Nunziatelli.

elenco di tutti i candidati: Elenco Candidati

Presentazione di alcuni candidati:

 

 

Agosto 2021: intervista sull’Afganistan a Luigi Chiapperini 1978/81

Gigi Chiapperini
Facebook 16.08.2021

CRO:>ANSA-INTERVISTA/Gen.Chiapperini, ‘afghani illusi e abbandonati’

2021-08-16 17:21 ANSA-INTERVISTA/Gen.Chiapperini, ‘afghani illusi e abbandonati’

Ex comandante Brigata Garibaldi, ‘la storia torna a 20 anni fa’

VENEZIA
(di Rosanna Codino) (ANSA) – VENEZIA, 16 AGO – “In Afghanistan stiamo assistendo alla tragedia di un popolo che abbiamo abbandonato troppo presto, illuso e lasciato a metà di un’opera avviata venti anni fa con la caduta del regime talebano e successivamente con l’eliminazione di Osama Bin Laden. Il completo raggiungimento dell’End State desiderato, cioè un paese totalmente stabilizzato, non è stato realizzato, anche se sono stati centrati parecchi obiettivi specialmente in campo sociale”. Lo dice in un’intervista all’ANSA il generale Luigi Chiapperini, ex comandante della brigata Garibaldi con la quale ha operato in Afghanistan e attuale presidente dell’Alta, l’Associazione Lagunari d’Italia, che ha operato più volte nel’area. “Il ritorno di un califfato non promette nulla di buono sia in campo sociale sia per la sicurezza dell’Occidente – sottolinea -. Vanifica quanto fatto nel campo dei diritti dei più deboli ed anche in campo economico. L’Afghanistan negli ultimi anni ha guadagnato ben venti posizioni nella classifica mondiale Onu dello sviluppo umano facendo tra l’altro acquisire diritti prima negati dai talebani: le donne afgane hanno potuto occupare, almeno fino a ieri, posti di responsabilità in tante istituzioni a livello centrale e locale”. il numero delle bambine afgane che frequentava le scuole era altissimo, “finanche superiore a quello dei maschi e potevano, cosa inaudita sotto il regime talebano, anche giocare per strada, i diritti delle minoranze etniche erano salvaguardati. Tutto questo, realizzato anche grazie al contingente nazionale, potrà scomparire presto con la presa del potere da parte degli studenti coranici. La storia ha messo la retromarcia e sta tornando a venti anni fa”. Per Chiapperini è indubbio “che laggiù il futuro prossimo per molti non sarà roseo. Le forze locali non erano ancora pronte a fronteggiare da sole la pletora di gruppi terroristici presenti nel paese e con il ritiro delle forze Nato gli è mancata la motivazione oltre che una leadership adeguata. Ma in Afghanistan è mancato un altro fattore fondamentale: un vero sviluppo economico del Paese – osserva – È mancato l’intervento strategico a cura della comunità internazionale. Nei fatti, a parte lo sforzo dei contingenti militari, i progressi a favore dei contadini delle province più remote sono stati limitati. Hanno quindi continuato a produrre oppio per i talebani e a non opporsi al loro ritorno in forze. Ecco perché non avremmo dovuto abbandonare il paese: abbiamo lasciato il lavoro a metà, illudendo quanti speravano in un futuro migliore”. I soldati italiani, puntualizza, “non hanno mai perso una battaglia e il loro sacrificio prima o poi sarà ripagato con la riconoscenza di quella parte del popolo afgano, la maggioranza, che li ha visti operare con onore e lealtà e che crede in un futuro migliore. Personalmente sono certo che i semi gettati durante la nostra permanenza in quello sfortunato Paese, anche grazie alla potenza dei social, potranno mantenere viva la speranza dei più deboli – conclude – . Non so se questo può giustificare il fatto di averli illusi e lasciati soli a metà dell’opera”. (ANSA).

https://www.fanpage.it/esteri/afghanistan-ai-talebani-il-generale-italiano-li-abbiamo-illusi-e-lasciati-da-soli-a-meta-strada/

https://nunziatella1787.eu/wp/?p=5796