21 luglio 2017
Antonio Stango
Visto che lui non ha un profilo Facebook, tocca a me il piacere di segnalarvi il libro appena uscito del nostro Giuseppe Bodi (Corso 1968-70, 181°), che – oltre ad essere amministratore generale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri – è appassionato di storia militare e di intelligence.
Il suo studio ricostruisce alcuni dei complessi meccanismi dell’intelligence degli Stati coinvolti nella Prima Guerra Mondiale, con numerosi riferimenti alle principali operazioni e ai personaggi che le hanno condotte. La trattazione include l’irredentismo, la propaganda, gli interventi di “agenzie private”, il ruolo del Vaticano, della diplomazia, di politici e militari. Non manca un quadro generale dell’Italia del tempo, caratterizzata da debolezza economica strutturale, instabilità sociale, corruzione, con un Giolitti triplicista, agitazioni irredentiste ben viste da Vittorio Emanuele III e da parte del Parlamento, militari consci di avere a disposizione mezzi limitati e scarsa capacità offensiva.