Un ricordo di Umberto Bile FUNERE MERSIT ACERBO

Da: Renato Benintendi
Data:31/07/2015 10:47 (GMT+01:00)
Oggetto: FUNERE MERSIT ACERBO

DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI UMBERTO... INDIMENTICATO COMPAGNO... IMMUTATO DOLORE... ​ ​ La pioggia che oggi diffonde, su uno spartito di foglie salmastre, le sue note incolori, scioglie i livori dell’ anima che indugia. Solo ora m’ avvedo, come destato dal crepitio d’ un ramo spezzato, dal fermo calzare di chi pota, che manca nella mia vita, vuota il riso tuo lieto. Vorrei voltarmi a colmare, come fa uno scroscio d’ acqua versato, nel letto di un greto, il sortilegio del nostro passato, e rivederti il viso, che, perso ormai, balugina solo in rari barlumi. Ma altro ignoti numi accamparon per te. E per noi. Che solo serbiamo in illusa memoria, come una traccia scalfita in una pietra di sale, la tua storia, di luce infinita.
Renato Benintendi 1973/76