Da: Annunziato Seminara
Data:28/08/2015 21:08 (GMT+01:00)
pizzofalconews 28 AGO 2015 – I NOSTRI PROFUGHI DEPORTATI
NON ERA IERI ? :
il goriziano BARESI Silvano, avvocato nato a GRADO il 25 marzo 1914 e scomparso il 3 maggio 1991 ed e letto nel collegio UDINE il 24 aprile 1948
Nella I Legislatura della nostra Repubblicaelezione convalidata il 4 giugno 1948,
iscritto al gruppo parlamentare Democratico Cristiano, così intervenne in una interrogazione parlamentare il 14 settembre di quel difficile 1948,
quando a noi toccava parlare dei nostri profughi…..,
quando i profughi nostri non erano in fuga ma erano stati deportati….,
quando “le ragioni procedurali”, anche allora!, non si riusciva a distinguere le nazionalità dei….“profughi”.
Che poi, in verità, erano deportati…..
BARESI. – Al Ministro degli affari esteri.
“Per sapere quanto è stato fatto dal Governo
perché la Jugoslavia rilasci i cittadini
italiani deportati dalla Venezia Giulia nel
maggio del 1945 e se sono tuttora in corso
delle trattative in tale senso.”
“In particolar modo l’interrogante prega
il Ministro di voler dire a quale punto siano
giunte le pratiche per lo scambio di jugoslavi
condannati in Italia con italiani condannati
in Jugoslavia, a seguito dei recenti atti di
clemenza concessi dall’una e dall’altra
parte .”
Risposta :
“I1 problema dei cittadini
italiani detenuti in Jugoslavia, ha formato
oggetto di costante interessamento da parte
del Governo italiano, svolto pel tramite delle
Autorità Alleate prima della ripresa delle relazioni
con la Jugoslavia e quindi attraverso
la nostra Legazione a Belgrado, è stato avviato
ad una soluzione con l’accordo concluso
il 7 aprile col Governo jugoslavo per il con-.
dono ed il rimpatrio dei cittadini italiani detenuti
in Jugoslavia e jugoslavi detenuti in
Italia.
Secondo quanto è stato fatto presente dal
Governo di Belgrado, tutti i cittadini italiani
tuttora trattenuti in Jugoslavia sarebbero, infatti
stati sottoposti a processo e condannati
per motivi vari. Grazie al condono elargito dal
Governo jugoslavo, questi nostri connazionali,
condannati da qualsiasi tribunale, civile o
militare, a qualsiasi pena verranno liberati
e rimpatriati.”
“Lo scambio delle persone condonate non
ha ancora avuto inizio per ragioni procedurali
e per il ritardo causato dalla necessità di
accertare le definitiva nazionalità delle persone
che, a termini del Trattato di Pace, hanno
diritto ad optare per la cittadinanza italiana
o per quella Jugoslavia. “
“Peraltro è stato
testé comunicato dal Governo jugoslavo che
un primo gruppo di cittadini italiani confinati
verrà rimpatriato tra pochi giorni e che
altri gruppi seguiranno entro breve termine.
I1 condono, tuttavia, non comprende tutti
gli italiani deportati dalla Venezia Giulia
‘nel 1945, perché le persone appartenenti al
territorio libero di Trieste, per essere soggette
alla giurisdizione del Governo Militare
Alleato, non hanno potuto beneficiare dell’accordo
di reciprocità italo-jugoslavo. I1 Governo
italiano e quello jugoslavo hanno manifestato
la loro buona disposizione a concordare
con le Autorità del territorio libero
l’emanazione di analoghi provvedimenti; ed
il Governo italiano non ha mancato di prospettare
a quelle Autorità l’interesse che annette
ad una favorevole soluzione di questo
doloroso problema.”
Il Ministro
SFORZA