Da: Arturo Tornar
Data:15/12/2014 13:04 (GMT+01:00)
Studiando questa vita così come si manifesta sulla terra, sono arrivato alla conclusione che la fisiologica opposizione che innalziamo tra la vita e la morte è un errore della nostra egoistica mentalità. La morte non ha realtà se non come processo della vita. Tutto si rinnova e niente perisce. Muoiono solo le cellule del corpo. Parlo della cosiddetta materia vivente. Ma chissà se un giorno si riuscirà a scoprire che anche i metalli, le pietre e tutte le materie inorganiche hanno una loro vitalità, diversa dalla nostra , ma pur sempre vitalità. Questa dualità tra ” verità non conosciuta ed errore” tra “dolore e piacere” s’identifica con il corpo quando la mente non riesce ad uscire dal mondo materiale pur recependo e avendo nel subconscio la possibilità di espandersi “oltre omega”.
La spiritualità è un bellissima parola ma soprattutto è la speranza in cui credo perché in essa sento l’indicazione superiore di Nostro Signore. Penso che la vita vera sia ovunque, involuta o evoluta,ma nell’universale.
Perché questa riflessione? Oltre quarant’anni or sono, nell’album dei ricordi, il nucleo storico della Sezione Aurea scrisse: “Gli attori si lasciano per continuare il loro cammino nell’età adulta. Eppure sono sicuri che il loro vincolo rimarrà in eterno e riavvamperà forte,sincero e puro come prima”. Passati quegli anni s’incontrarono nuovamente sul terrazzo di albergo napoletano e promisero d’incontrarsi ogni anno per segnare ancora un futuro denso di risate nella gioia del ritrovarsi. Si unirono a loro i dintorni.
Ora la Sezione Aurea e dintorni ha subito profondi turbamenti dovuti a “sonni di lunga durata” e gravi “acciacchi di gioventù” di alcuni suoi appartenenti. Hanno iniziato ad addormentarsi i fratelli Macolino, Biagio Sica, Maria De Simone, Stella Bonito, Lia Cantiello, Adele Maglione…ora Severino Cantiello. E’ sceso su di noi un vuoto immenso. La sapienza e la profondità di pensiero di Maria, lo splendore di Stella, del suo sorriso e della sua cultura, la bontà di Adele…e ora il Direttorio.
Biagio e la sua impagabile ironia che mistificava la sua profonda filosofia di vita, e Severino con la sua immensa POESIA interiore e l’onestà intellettuale di chi ha saputo recepire dalla Nunziatella i migliori valori. Ora siamo più soli ma sappiamo che le persone che sanno amare il loro prossimo come loro hanno saputo amare, stanno conoscendo l’eterno e ogni ombra irrisolta della loro esistenza verrà risolta nella luce del Signore.E’ un ritornare alla Sorgente, in quei prati verdi e fioriti profumati di gioventù ove incontreranno nuovamente i loro affetti più cari. Noi, quaggiù, continueremo a vivere in chiave emotiva gli avvenimenti,i sentimenti e le emozioni perché comunque ricchi di un’intensa umanità sensibile alla densità morale dovuta al possesso di quei parametri che danno significato alla vita: famiglia, salute, amore, amicizia vera. Dobbiamo convincerci però che sarà bello, per chi ha Fede, conoscere quello che c’è dietro l’angolo, per non esistere in modo opaco. A presto Biagio e Severino,colonne portanti della gioventù del nostro corso !952- 1955/6. Pregherò e sono sicuro pregheremo tutti per Voi perché possiate godervi la nuova Vita ed avere quella serenità che avete ben meritato. L’eterno è vero. Arturo